Il cardinale faceva presente a Franceschini che il Pantheon è un basilica (Santa Maria ad Martyres) aperta al culto e che nella diocesi di Roma non è mai stata consentita l’introduzione di biglietti per l’accesso nelle chiese.
Di fronte alle considerazioni di Franceschini, Vallini ha preso atto dell’eccezionalità del Pantheon e ha posto due condizioni: «la garanzia di un esiguo importo del biglietto (2 o al massimo 3 euro) e la gratuità degli ingressi durante l’esercizio delle attività di religione e di culto nella basilica».
Da quel momento non ci sono stati altri contatti tra il Vicariato di Roma e il Ministero. «Si attende pertanto di definire congiuntamente la soluzione della questione nel contemperamento delle rispettive esigenze. Sono dunque da ritenersi destituite di ogni fondamento - si legge in una nota - le ipotesi circolate di una “spartizione” degli incassi di un eventuale biglietto di accesso tra il Ministero dei Beni culturali e il Vicariato di Roma. Tale ipotesi è assolutamente in contrasto con lo spirito di servizio che anima la missione della Chiesa».
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