Vaticano, oggi prima udienza processo attico Bertone: il cardinale potrebbe essere chiamato a deporrre

Vaticano, oggi prima udienza processo attico Bertone: il cardinale potrebbe essere chiamato a deporrre
di Franca Giansoldati
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Martedì 18 Luglio 2017, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 17:50
Città del Vaticano - Il cardinale Tarcisio Bertone potrebbe essere chiamato a testimoniare al processo - iniziato stamattina in Vaticano - per le spese relative alla ristrutturazione del suo mega appartamento. Una lettera dell'ex Segretario di Stato, citata tra i documenti agli atti, potrebbe chiarire le effettive responsabilità su chi effettivamente decise i pagamenti alla ditta che, all'epoca, stava realizzando i lavori. Gli unici due imputati, accusati di peculato, sono un funzionario vaticano, Massimo Spina e l'allora presidente della fondazione del Bambino Gesù, Giuseppe Profiti.

Il Promotore giustizia aggiunto Zanotti, una specie di Pm, ha spiegato in aula che si tratta di un procedimento penale nei confronti di due persone fisiche e non nei confronti della Fondazione dell'opedale pediatrico che resta parte offesa. Al centro della vicenda ci sono i bonifici che dall'Apsa furono fatti a una società con sede a Londra, della ditta Castelli Re (successivamente fallita). Da quello che lentamente sta emergendo sembra che i pagamenti furono fatti due volte, una volta con i fondi della Fondazione e l'altra con i fondi del Governatorato.

Gli avvocati delle parti, soprattutto il legale di Spina, hanno insistito per definire quali fossero le responsabilità dei funzionari. L'avvocato Ottaviani si è chiesto: «Chi poteva autorizzare dei bonifici? L'ordine di bonifico non spettava al dottor Spina. Egli doveva eseguire degli ordini che arrivavano dall'alto». Insomma un bel garbuglio da sciogliere. La prossima udienza è stata fissata per il 7, 8 e 9 settembre. Praticamente gli stessi giorni del viaggio del Papa in Colombia. Una data sicuramente non casuale visto che tutti i vaticanisti saranno in trasferta. Il Vaticano sembra volere evitare di amplificare il già notevole impatto mediatico di un eventuale deposizione di Bertone.

La vicenda della casa di Bertone sembrava avviata a conclusione con la restituzione, da parte del cardinale, a titolo di risarcimento, dei famosi 150 mila euro al Bambino Gesù, (visto che la fondazione dell'ospedale pediatrico aveva fatto fronte alle fatture emesse per la ristrutturazione). Sulla vicenda era poi calata una cappa di silenzio ma  Papa Francesco ha chiesto che fosse fatta luce. Naturalmente le cose si sono complicate. L'imbarazzo generale (relativo a un caso che investe l'attività di un ex Segretario di Stato) è talmente palpabile da aver suggerito ai vertici della Santa Sede una gestione mediatica (e giudiziaria) piuttosto pasticciata. 
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