«Saltava sulla nostra auto e tutti giravano video». Il racconto shock della folle notte di Largo Alfani

Largo Alfani già ieri sera alle 19 era pieno di giovanissimi
di Sabrina Vecchi
4 Minuti di Lettura
Sabato 23 Settembre 2023, 00:10

RIETI - Tutto è spettacolo e tutto vale la pena di essere filmato, non importa dove, chi e per quale motivo. È accaduto nuovamente a largo Alfani, nel parcheggio retrostante il palazzo comunale, luogo che prosegue ad essere teatro di episodi di degrado o vandalismo. Una situazione segnalata e raccontata più volte da Il Messaggero, anche tramite molteplici segnalazioni di residenti e di insegnanti che hanno esposto la sempre più diffusa abitudine all’abuso di alcol da parte dei giovanissimi frequentatori notturni della piazzetta. 

Il racconto. Un sabato sera come un altro per Stefania, vent’anni, uscita con due amiche: «Ho parcheggiato la macchina in largo Alfani intorno all’ora di cena, sul lato sinistro guardando il municipio, sono tornata a prenderla all’incirca a mezzanotte e quaranta, a quell’ora c’erano oltre un centinaio di ragazzi».

Stefania esce dallo stallo di sosta e fa per prendere la rampa di uscita, ma un ragazzo visibilmente alterato si posiziona davanti alla sua automobile, con aria di sfida: «Me lo sono ritrovato davanti in piedi, a braccia conserte come a dire che di lì non si sarebbe spostato, mi faceva segno di fare marcia indietro, non so per quale motivo. C’era un’altra macchina dietro la mia, poi il percorso è a senso unico, non sapevo cosa fare».

Il terrore. La ragazza e le sue due amiche chiudono i finestrini, iniziano ad avere paura, finché il ragazzo non si siede sul cofano dando le spalle al conducente e poi sale in piedi sul veicolo: «Non capivamo cosa volesse, quello che era palese è che fosse ubriaco o drogato, si vedeva che non era affatto lucido. Di fatto però, noi eravamo bloccate e contornate da centinaia di persone che ci riprendevano con il telefonino, ridendo». 
Stefania racconta di una situazione durata almeno una decina di minuti: «Eravamo impaurite, non sapevamo cosa fare, volevamo solo andare a casa. Si sentivano urla e schiamazzi, più che altro di incitamento verso questa persona. Ricordo che dalla parte del mio finestrino c’era un ragazzo che rideva tantissimo, tutti gli altri facevano i video, nessuno si è preoccupato di noi, tranne un giovane che gli si è avvicinato e l’ha incitato a togliersi, l’unico». Alla fine l’uomo è sceso dal cofano della vettura, sempre imprecando per motivi ignoti: «Ci ha dato un pugno sul finestrino e siamo finalmente riuscite a passare».

Il video su tutti i social. L’indomani, il video è ovunque: «Me l’aspettavo, non poteva essere altrimenti, erano tutti con il telefono a riprendere. Con la polizia non ci ho parlato, è arrivata dopo. L’episodio non ha avuto fortunatamente conseguenze, ma quello che mi è dispiaciuto è stato l’atteggiamento delle persone, di tantissimi coetanei indifferenti e quasi complici di quella scena. Hanno visto che eravamo in difficoltà, probabilmente avevamo un’espressione impaurita, eppure nessuno ci ha dato una mano, anzi si acclamava e applaudiva l’altro. Poi ho rivissuto quell’episodio vedendolo ovunque, foto e video con la mia auto attorniata e questa persona in piedi sul cofano: non è stato bello». 

Paura di uscire. Stefania ammette di aver paura ad uscire ancora con le amiche, si discute di mettere lo spray al peperoncino nella borsa, di tutelarsi in qualche modo: «Paradossalmente, sono più impaurita delle persone che erano intorno che di quell’individuo. Poteva essere un caso isolato da tutti, invece è stato un episodio utilizzato per avere like sui social, o per divertirsi. Sinceramente mi spaventa più questa indifferenza del resto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA