IL PIANO
A illustrare il progetto, i cinque giovani vincitori del concorso: «Abbiamo pensato a una struttura che possa essere di intersezione tra la didattica e la produzione, e che si colleghi al tessuto urbano», spiegano. Ecco così comparire aule didattiche per l'utilizzo di tecniche innovative nello studio e senza intersezioni visive per garantire ancora più spazio di lavoro (in parte realizzate al di sotto del livello del terreno), un parco interno lasciato alla cura degli studenti e un centro civico composto da padiglioni tematici a favore, fra le tante attività del tecnico agrario, del micro frantoio, del micro caseificio e delle attività legate all'enogastronomia, utilizzando i prodotti provenienti dalle coltivazioni realizzate dagli studenti, oltre naturalmente a magazzini, rimesse e servizi. «Voi non state facendo una scuola, state facendo del bene alla scuola - il commento della dirigente scolastica Maria Rita Pitoni, affiancata dal direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Gildo De Angelis. - Dopo oltre un secolo di attesa, l'Istituto agrario avrà finalmente una sede tutta sua».
LA COSTRUZIONE
I costi di realizzazione? Tre milioni e mezzo di euro l'importo dei lavori, quattro milioni quelli stimati, invece, per far vedere la luce al nuovo Istituto agrario. E senza per questo dimenticare la solita trafila burocratica: «Il terreno, di proprietà della Provincia, dovrà essere acquistato dal soggetto attuatore - spiega il presidente della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi. - Con il ricavato dei soldi, si andranno a coprire i costi di realizzazione dell'opera. Poi, sarà necessario indire un nuovo bando per l'assegnazione dei lavori e la costruzione dell'istituto».
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