Post terremoto, Amatrice:
il rebus delle donazioni

Grifoni
di Alessandra Lancia
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Venerdì 22 Settembre 2017, 07:53 - Ultimo aggiornamento: 13:33
RIETI - Ospedale nuovo, casette, «cas», donazioni: Cisal e associazione «Il sorriso di Filippo» alzano un velo sulla gestione post terremoto. Marco Palmerini, segretario provinciale della Cisal e Mario Sanna, responsabile dell'associazione, rilanciano sul «Grifoni» costruito lungo la Salaria, al bivio di Torrita - «questa nuova ubicazione garantirebbe l'accesso a cure e assistenza in emergenza a un bacino di utenti molto più vasto», sottolineano - sulla necessità di concludere rapidamente la costruzione e consegna delle «sae» - «ci sono ancora persone in roulotte, anche con disabili gravi», racconta Palmerini - e aprono un nuovo fronte, quello dell'ammontare e dell'uso delle donazioni giunte in questi mesi alla Protezione civile e al Comune di Amatrice, attraverso varie modalità.

GLI SMS
Delle donazioni fatte tramite sms al 45500 della Protezione civile si sa praticamente tutto: il 17 luglio il comitato di garanti diede il suo ok alla ripartizione fatta da Regione Lazio e Commissario per la Ricostruzione dei fondi spettanti ai comuni reatini del cratere. Fece scalpore l'esclusione di Amatrice e Accumoli e il fatto che a beneficiare di quelle donazioni sarebbero stati Poggio Bustone, Rivodutri e Collevecchio per la ricostruzione delle rispettive scuole.
Sergio Pirozzi bollò quella scelta come «una mancanza di rispetto verso i paesi che i danni li hanno avuti per davvero», e disse che comunque i primi a doversi arrabbiare dovevano essere gli italiani che avevano donato i 2 euro. Su questa lunghezza d'onda sono anche Palmerini e Sanna: «Quei soldi dovevano servire ad aiutare le persone, non ad aiutare lo Stato o la Regione a fare quello che avrebbero dovuto fare loro», dice Palmerini.

IL NODO
Più complesso è invece il tema «donazioni» al Comune di Amatrice: «Con la consulenza dell'avvocato Edoaldina Cavalli abbiamo chiesto di avere contezza delle donazioni ricevute. Parallelamente abbiamo analizzato i documenti messi in rete sui siti istituzionali. Il Comune di Amatrice, alla sezione «donazioni», ha diversi pdf con l'elenco di migliaia di donazioni, ma non c'è chiarezza sulle cifre e comunque si fermano a dicembre 2016 - spiega Palmerini. - C'è poi un'altra sezione nella quale si elencano i primi impieghi fatti nei mesi scorsi, ma anche su questo servirebbe maggiore trasparenza». Nel sito figurano i 250mila euro destinati alle famiglie quale «contributo di natalità», un milione per rafforzare il «cas», 300mila euro di contributo straordinario per le aziende che hanno ridotto il volume d'affari, 450mila euro a cittadini locatori per gli immobili inagibili, 500mila euro alle aziende in fase di delocalizzazione, 52.500 euro alle aziende agricole sistemate nei Mapre per sostegno alle spese energia e 60mila euro per una prima fornitura di gpl per le sae non metanizzate.
A questo bisogna aggiungere i 298mila euro di «assegno» staccato da Pirozzi per il nuovo Grifoni. Ma sull'entità delle donazioni e sulle destinazioni d'uso un punto complessivo non è mai stato fatto. E sono sempre di più i cittadini che cominciano a sollecitarlo.
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