Passo Corese, dalla fuga dall'Ucraina al centro logistico di Amazon, Olena Onyshchuk: «In Sabina ho ritrovato la serenità»

Olena Onyshchuk (al centro) con Iuliia Iurovskykh e Oleksandra Viekhova
di Raffaella Di Claudio
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Martedì 27 Giugno 2023, 09:38

RIETI - Olena Onyshchuk in Ucraina non può tornare. La sua terra è ancora teatro di guerra, non ha più nulla, ma il suo arrivo a Fara Sabina e la possibilità di lavorare all’interno del centro di distribuzione Amazon di Passo Corese le hanno permesso di guardare nuovamente con fiducia al futuro. Trentasei anni, due figlie di 10 e 3 anni, Olena è una delle tre rifugiate ucraine - con lei ci sono anche Iuliia Iurovskykh e Oleksandra Viekhova - che lavorano nello stabilimento Fco1 della multinazionale grazie all’attuazione da parte dell’azienda di una serie di politiche per l’inserimento di lavoratori beneficiari di protezione internazionale.

Il racconto. “Mi trovo molto bene in Amazon - commenta Olena. - Sono tutti molto accoglienti e disponibili.

Mi piace il tipo di lavoro, movimentato e sicuramente non noioso. Sto apprendendo molto, anche su come lavorare in sicurezza. Mi sento tranquilla a chiedere se ho bisogno e mi sento coinvolta da tutti nelle attività del giorno".

Il tempo trascorso, lentamente, sembra lenire in parte il dolore per quanto avvenuto e avviene in Ucraina. "Ho ritrovato una serenità che il posto dal quale venivo non poteva più darmi - ammette ripensando all’Ucraina, sua terra madre - lì non ho più una casa o da chi tornare. Qui invece io e le mie figlie stiamo iniziando una nuova vita. Sono felice soprattutto perché la grande si trova bene nella sua nuova scuola, ed è stata la prima a dirmi di non voler andare più via”.

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