Rieti, bilancio 2018: l'ok slitta
La minoranza: "Ora si rischia"
Dura replica del sindaco Cicchetti

Comune di Rieti
di Alessandra Lancia
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Venerdì 30 Marzo 2018, 07:38 - Ultimo aggiornamento: 14:05
RIETI - La Giunta Cicchetti “va lunga” anche sul bilancio di previsione del 2018: c’era tempo fino al 31 marzo, ma nel consiglio comunale di ieri non si è andati oltre l’approvazione delle tariffe. Per il previsionale bisognerà aspettare il 12 aprile, e l’opposizione del centrosinistra suona l’allarme: “Non è servito il richiamo della Prefettura ad approvare il bilancio entro fine mese. Ora siamo a concreto rischio di scioglimento del consiglio – si legge in una nota di Pd, Città Futura e Psi – Siamo all’apice dell’incapacità manifesta di questa maggioranza che sta compromettendo il futuro della città”. Contestualmente è partita una segnalazione a Prefettura e Corte dei Conti. Solo una questione formale? Mica tanto in un Comune in pre dissesto come quello di Rieti, specie a margine del confronto-scontro che si è consumato in queste settimane tra dirigenza e politica sulla possibilità di scivolare addirittura nel dissesto.

BOLLETTE IN SOSPESO
Altro campanello d’allarme, le bollette in sospeso con Enel Sole: a fronte di interi quartieri al buio c’è una diffida della società al Comune perché paghi 120 mila euro entro due settimane, pena la risoluzione del contratto e il passaggio al cosiddetto regime di salvaguardia. “Se succede il Comune pagherà l’energia il 30% in più – spiega Simone Petrangeli – Una cosa che non si può accettare: ci abbiamo messo anni per recuperare la situazione debitoria che ci aveva lasciato la giunta Emili, e adesso si rischia di mandare di nuovo tutto in malora”. Ma anche il centrodestra ha qualcosa di cui chiedere conto alla giunta Petrangeli, ed è la scadenza (senza opposizione) di un decreto ingiuntivo dello studio legale Tamassia per effetto del quale il Comune ha dovuto pagare una parcella di 110 mila euro. La Lega ha chiesto e ottenuto la creazione di una commissione d’inchiesta. Il voto favorevole della maggioranza alla proposta è stato il segnale che lo scontro interno al centrodestra sta rientrando.

INCARICHI RIMESSI
Non senza però ulteriori strascichi polemici – innescati da un misterioso comunicato di Forza Italia apparso sui social riconducibili a Paolo Di Lorenzo ed Elisa Masotti – e non senza alcuni paletti piantati dallo stesso gruppo leghista dopo un confronto piuttosto franco col sindaco Antonio Cicchetti.  “Noi eravamo e restiamo in maggioranza – dicono Andrea Sebastiani, Onorina Domeniconi e Antonio Boncompagni – ma due cose devono essere chiare: il rispetto del programma elettorale, che per noi è la Bibbia, e la preventiva condivisione delle scelte amministrative. Poltrone e poltroncine non ci interessano, tant’è che abbiamo rimesso gli incarichi di Boncompagni e Domeniconi. Le poltrone speriamo le fabbrichino al Nucleo semmai qualcuno tornerà a investirci”.

IL SINDACO CICCHETTI
"Hanno perduto le elezioni comunali per manifesta disistima dei cittadini - ribatte il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti. - Hanno perduto il ricorso al Tar in materia elettorale. Non hanno avuto il coraggio di fare il ricorso al Consiglio di Stato temendo un altro smacco. Hanno lasciato il Comune di Rieti in una situazione disperata sul piano economico e organizzativo tant’è che stiamo ricostituendo la struttura amministrativa e stiamo pagando i creditori che loro hanno lasciato senza speranza. Hanno visto sfumare le aspirazioni personali di agguantare un assessorato regionale e ora stanno sgomitando per un premio di consolazione. Furono diffidati dalla prefettura ad adempiere per la salvaguardia degli equilibri di bilancio nel 2013 e 2014, per il rendiconto di gestione 2014, per il bilancio di previsione 2015 e 2016 e sollecitati per il rendiconto 2015. Ora tacciano e ci lascino lavorare in pace".
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