Fara Sabina, maxi buco:
di bilancio, passa il piano
di riequilibrio

Davide Basilicata
di Samuele Annibaldi
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Domenica 20 Agosto 2017, 07:46 - Ultimo aggiornamento: 13:07
FARA SABINA - Passa a maggioranza, nell'ultimo consiglio comunale, il Piano di riequilibrio messo a punto dall'amministrazione Basilicata (nella foto). Detto che, sempre a maggioranza, è stato approvato anche il conto consuntivo, quello dell'approvazione del Piano di riequilibrio è solo un primo step sul quale dovrà ora esprimersi la Corte dei Conti. Sul Piano letture diametralmente opposte da parte di maggioranza e opposizioni.
La maggioranza (erano assenti Lorenzini e Corradini) affida al solito a facebook la sintesi. «Abbiamo approvato il Piano di riequilibrio, illustrato in consiglio comunale dal sindaco Davide Basilicata si legge nel post firmato dal gruppo di maggioranza - Finalmente abbiamo chiuso la prima delicata fase di transizione che riguarda il bilancio e i calcoli finali riportano un Piano di riequilibrio da 6,5 milioni di euro, di cui 4,6 milioni derivanti dal riaccertamento straordinario dei residui. Numeri ben diversi rispetto a quelli descritti da chi paventava il fallimento dell'Ente. Una previsione errata, dimostrata anche dal fatto che questo piano verrà chiuso in 5 anni rispetto ai 10 previsti. Come avevamo rassicurato il Comune non solo supererà questa fase ma avrà anche risorse per continuare a crescere».
Le opposizioni parlano però di «commedia dell'assurdo». «Singolare dice Paolo Spaziani (Fara bene comune)- che è il sindaco a illustrare il piano anziché l'assessore al bilancio. Si resta basiti ad ascoltare una maggioranza che parla compiaciuta quasi con toni di vittoria dell'approvazione del Piano. Una intera generazione di farensi dovrà accollarsi il pesante carico di rimettere a posto i conti del Comune. Questo dovrebbe indurre la maggioranza a rivedere atteggiamenti e scelte. Invece, ho l'impressione che ancora non abbiano ben capito in che situazione ci hanno messi». Riguardo i conti, per cinque anni rata annua di ben oltre il mezzo milione di euro, sommatoria di varie voci, poi 28 anni a 144mila euro per coprire il disavanzo oltre ad altre voci e mutui. Sia Spaziani che Alessandro Bieli dei 5 Stelle contestano poi l'alienazione di immobili per far cassa. «Alcuni sono ruderi dicono i due esponenti delle opposizioni - la ex scuola di Talocci invece che per essere appetibile andrebbe addirittura ristrutturata. Il patrimonio va valorizzato e non dismesso». E sul recupero di Imu e altre tasse «speriamo non si ripeta la fallimentare operazione di qualche anno fa dice Bieli - che tra quello che è costata la ditta incaricata, l'accertato e il riscosso alla fine quasi ci si rimetteva».
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