IL PERCORSO
La procedura viene avviata in via preventiva, poiché l'associazione in queste ore sta navigando a vista e, a parte le rassicurazioni verbali dell'amministrazione, non ha idea di quale futuro l'attenda. La procedura potrà essere interrotta qualora l'Ente reperisca i fondi utili a riattivare la compartecipazione e rimodulare le fasce, passando dalle tre attuali alle cinque promesse. E a patto che le iscrizioni tornino a crescere. Ma ad oggi l'unico atto ufficiale intercorso tra il Comune e la Virtus, è una lettera del 12 giugno con la quale si chiede la revisione del contratto. «Facendo seguito a colloqui intercorsi per le vie brevi - si legge nella missiva - avuti a seguito dell'avvenuto ricorso del Comune di Fara Sabina alla procedura di riequilibrio finanziario (quindi a differenza di quello che dice il sindaco il buco in bilancio c'entra eccome, ndr) si chiede la disponibilità dell'associazione a gestire il servizio in regime sperimentale di concessione e non di appalto di servizio così come contrattualizzato». Proposta che scaricherebbe tutto il peso sulle spalle dell'associazione e come tale ritenuta inaccettabile dalla Virtus.
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