Corsi e ricorsi: 19 anni fa il Rieti
a L'Aquila e quella strana
sospensione per neve all'intervallo

Tifosi reatini al Fattori il 2 febbraio 1998
di Sergio Grillo*
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Venerdì 20 Gennaio 2017, 15:19
RIETI - Sfogliando l’album dei ricordi torno al campionato 1997/1998, serie D o Interregionale che dir si voglia. Rieti e L’Aquila sono inserite nello stesso girone e la promozione nell’allora C2 sembra un fatto ristretto alle due compagini. Lo scontro diretto nel girone d’andata vede un risultato ad occhiali con le difese che hanno la meglio rispetto agli attacchi. Si arriva così al girone di ritorno, esattamente alla quinta giornata.

L’appuntamento è allo stadio aquilano del Fattori. Presto per essere una sfida decisiva ma 90 minuti fondamentali per conquistare la testa della classifica. E’ il 2 di febbraio 1998 e una lunga carovana di autobus ed auto parte da Rieti per assistere al match. Il Fattori si presenta con un sottile manto nevoso che copre il rettangolo di gioco. Uno strato che dà l’impressione di sciogliersi con il procedere della partita. E in effetti il primo tempo, giocato con il previsto pallone rosso, fa intravvedere un miglioramento delle condizioni. L’arbitro fa giocare regolarmente i primi 45 minuti e il Rieti, quello di Provitali bomber, promette bene. Bel gioco, predominio a centrocampo, tre occasioni buone per sbloccare il risultato. Insomma il goal reatino era nell’aria, aria fredda ma cielo azzurro.

Si conclude il primo tempo e in campo scende il battaglione Julia di stanza a L’Aquila. I militari, pala in mano, trasformano da bianco a verde il colore del campo. Un lavoro veloce ma efficace, i tifosi delle due squadre danno fiato ai loro cori ed incitamenti. Ci si sfrega le mani per il freddo ma anche per pregustare una ripresa intensa. Il pubblico saluta gli alpini che hanno terminato un lavoro improbo ma efficace. La palla viene sistemata al centro del campo, pronti via….

Macchè, il signore con il fischietto, nell’incredulità generale manda tutti negli spogliatoi. La partita viene sospesa per impraticabilità del campo. Roba da non credere. Primo tempo con la neve tutto regolare, secondo tempo sul manto erboso tutti a casa. La partita fu poi ripetuta e furono 90 minuti di gioco spezzettato e inconcludente. Profetica la frase attribuita al direttore sportivo reatino Fabiani. “L’Aquila andrà in C2”. Così fu. Gli abruzzesi vinsero il campionato con 74 punti, il Rieti finì con 73. Provitali terminò la stagione con 23 goal aggiudicandosi la classifica marcatori. Mai previsione fu più azzeccata. Che la promozione degli aquilani fosse nell’aria ce ne eravamo accorti al 46’ di quell’incredibile partita.

* Collaboratore negli anni '90 de Il Messaggero
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