RIETI - Peste suina, la Regione Lazio definisce il piano degli abbattimenti dei cinghiali, puntando a raddoppiare i numeri per il prossimo biennio. Nel Reatino, la popolazione di cinghiali viene stimata in oltre 13.800 capi, con un abbattimento, per la stagione venatoria 2021/2022, sempre stimato in 4.622 unità. L’obiettivo è quindi di crescere e superare quota novemila per il 2024, anche se le modalità sono ancora da definire nel dettaglio. È quanto indicato nel Priu, il “Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana, nei suini da allevamento e nella specie cinghiale”. In particolare, «attraverso i prelievi realizzati nelle stagioni venatorie 2022/2023 e 2023/2024», il piano «dispone di raddoppiare complessivamente la consistenza numerica degli abbattimenti previsti nei piani di selezione stagione 2021/2022». Questo significa, per il territorio reatino, arrivare a una quota di poco superiore alle 9.000 unità. Il piano indica in 3.511 gli abbattimenti nel Reatino nella stagione venatoria 2019/2020 e in 2.192 nel 2020/2021. Per il 2021/2022 si sale a 4.622, per una popolazione di cinghiali nella provincia stimata in 13.866, la terza nel Lazio, dietro Viterbo e Roma.
La situazione. Nel Reatino, al momento, è stata rinvenuta una sola carcassa di cinghiale - esemplare investito sulla Salaria a Borgo Velino - risultata infetta.