Rieti, dopo la festa il Poggio Nativo
pensa al futuro e conferma
Domenici. Parlano presidente,
mister e capitano. La rosa

La gioia del Poggio Nativo dopo la promozione in Prima categoria
di Mattia Esposito
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Lunedì 22 Maggio 2017, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 12:05
RIETI - Una stagione vissuta da grande protagonista, sempre in testa con il solo Scandriglia in grado di tenerne il passo. Il Poggio Nativo ha festeggiato da pochi giorni la meritata promozione diretta in Prima Categoria dopo aver chiuso al primo posto il girone C di Seconda. I ragazzi allenati da mister Domenici si sono resi protagonisti di una cavalcata stupenda anche in Coppa Lazio, nella quale si sono arresi al Sonnino non senza rimpianti.

Ora ovviamente c’è da programmare il futuro, un futuro che parla di una Prima Categoria da protagonista, come confermano anche le parole del presidente onorario Luciano Vagni: “La prima certezza è che ripartiremo dalla guida tecnica di mister Domenici, la cui posizione non è in discussione. Detto questo è chiaro che la squadra ha bisogno di essere ritoccata, soprattutto con l’inserimento di qualche giovane utile alla categoria. Ci muoveremo per inserire 3-4 giocatori, abbiamo individuato qualche profilo ma per il momento è meglio non fare nomi. La volontà è quella di fare un campionato di Prima categoria da protagonisti, certamente non vogliamo lottare per la salvezza. Ora ci godiamo questo successo e piano piano programmeremo il futuro”.

Come detto, tra i protagonisti principali di questa stagione c’è il tecnico Antonio Domenici, che all’indomani della vittoria del campionato aveva definito “storico” questo traguardo: “A fine anno è sempre tempo di bilanci. In questo caso più che mai: è finito un triennio dove i traguardi per noi erano ripartire, consolidare e poi vincere. Fortuna e lavoro, tanto lavoro, ci hanno consentito di ottenere nei tempi stabiliti il massimo stabilito 3 anni fa. Nel tirare le somme non posso che essere più che soddisfatto: durante i 3 allenamenti settimanali (anche in terza categoria) e la partita della domenica, c'è stata una evoluzione tecnico/tattica di tutto il gruppo base e degli innesti annuali. Ma soprattutto c'è stata una grandissima crescita nei comportamenti e nel modo di interpretare il calcio a questi livelli. Ritengo che il senso di professionalità che si respira a Poggio Nativo sia di qualità assoluta. Ho visto giovani buttarsi nella mischia con entusiasmo, "anziani" mettersi in discussione ed a disposizione mia e del gruppo in modo incredibile. Insomma, un triennio importante, con la ciliegina sulla torta legata alla vittoria di quest'anno”. Impossibile non commentare anche quanto accaduto in Coppa Lazio: “E’ il nostro unico rammarico, meritavamo di esserci noi in finale, ma purtroppo cosi non è stato. Adesso un pizzico di riposo e di tempo da dedicare alla famiglia”.

Uno dei simboli della cavalcata del Poggio Nativo e colui che più di tutti incarna lo spirito di una paese in festa è Francesco Di Casimirro, capitano della squadra e vera e propria bandiera del club: “Per me è stata una soddisfazione incredibile, una grande gioia. Vincere un campionato è sempre bello, ma farlo nel tuo paese ha un significato particolare. Nella mia testa ora c’è solo il Poggio Nativo, voglio mettermi alla prova nel campionato di Prima Categoria e continuare questo percorso, non mi vedo altrove. Se devo cambiare squadra, smetto”. Quando si dice “senso di appartenenza”.


LA ROSA

Portieri

Sechi Valeriano 1982

Guidi Ivan 1999

Carconi Emanuele 1997


Difensori

Carboni Mattia 1991

Innocenzi Andrea 1991

Piermarini Riccardo 1990

Curto Nicolas 1999

Fioroni Francesco 1999

Salvati Mario 1992

Bonifazi Rudi 1994

Paolucci Antonio 1991


Centrocampisti

Mostarda Domenico 1989

Cacciamani Alessandro 1987

D’Annibale Grabiel 1997

Massimi Antonello 1990

D’Angeli Mattia 1989

Di Casimirro David 1987


Attaccanti

Di Casimirro Francesco 1984

Vagni Emanuele 1992

Ciavattieri Valerio 1989

D’Annibale Manuel 1994

Basilici Mirko 1997

Catania Mattia 1998
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