Roma, il revisore del bilancio Tiezzi: «Per il Campidoglio conti in profondo rosso, dissesto vicino»

Roma, il revisore del bilancio Tiezzi: «Per il Campidoglio conti in profondo rosso, dissesto vicino»
di Lorenzo De Cicco
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Venerdì 25 Agosto 2017, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 08:00

«Se ne accorgono ora che c’è il rischio commissariamento per il Campidoglio... Noi glielo diciamo da mesi, mentre dalla giunta negavano o minimizzavano». Federica Tiezzi, la combattiva presidente dei revisori dei conti di Roma Capitale, quelli che a dicembre hanno bocciato il primo bilancio targato M5S, lo dice dritto: «Se il Comune, con il concordato preventivo di Atac, dovesse essere costretto a svalutare i crediti che vanta verso la sua partecipata, l’impatto sul bilancio di Roma sarebbe pesantissimo». Insomma, il rischio dissesto per l’amministrazione comunale della Città eterna, paventato ieri dall’ex assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo, «c’è eccome. Ma non facciano finta di scoprirlo oggi».

L’Organismo di revisione economico-finanziaria, spiega Tiezzi, ha già spedito una sequela di sollecitazioni e richiami alla giunta di Virginia Raggi, chiedendo di affrontare con urgenza il nodo dei debiti e dei crediti tra Palazzo Senatorio e la galassia delle sue controllate. Una partita da oltre mezzo miliardo di euro che va risolta entro il 30 settembre, quando per legge il Campidoglio deve approvare, per la prima volta, il “bilancio consolidato”, il documento che tiene insieme il bilancio del Comune e quello delle sue municipalizzate. «I problemi sono lì, ma il tempo sta per scadere».

Che rischi corre il Campidoglio?
«La legge parla chiaro: nel bilancio consolidato non possono esserci contenziosi in atto tra il Comune e le sue partecipate. Invece oggi il Campidoglio ha ancora oltre 250 milioni di euro di crediti non riconosciuti verso le società che controlla al 100%. Sono nodi che vanno sciolti prima di approvare la manovra. Altrimenti il Comune rischia il commissariamento. Purtroppo al momento non ho riscontri sul fatto che il Campidoglio si stia muovendo per sanare questa falla».

Eppure la scadenza è lì, ormai manca un mese...
«Sì, di tempo per intervenire ormai ce n’è davvero poco. Già dalla prossima settimana noi revisori torneremo al lavoro, come sono convinta che farà il nuovo assessore al Bilancio scelto dalla sindaca. Certo, se ci avessero ascoltato prima, oggi non saremmo in questa situazione. È da maggio che segnaliamo l’urgenza di prendere decisioni. Abbiamo mandato un richiamo e un sollecito...».

E dalla giunta che risposte avete avuto?
«Finora nessuna. So che si sono mossi per risolvere alcune partite minori, ma il grosso dei problemi non mi sembra che sia stato toccato. Spero che il nuovo assessore si muova in fretta, è ovvio che tutti lavoriamo per il bene di Roma».

Mazzillo denuncia il rischio di un commissariamento del Campidoglio se Atac optasse, come ormai sembra probabile, per il concordato preventivo. Ci sono 429 milioni di euro di crediti che vanta l’amministrazione comunale che rischiano di finire in coda nel piano di rientro gestito dal tribunale...
«È ovvio che se una posta del genere, in tutto o in parte, dovesse finire in un fondo di svalutazione crediti, l’impatto sui conti del Comune di Roma sarebbe davvero pesante. Anche nell’ultima manovra di assestamento del bilancio varata dalla giunta abbiamo detto che gli equilibri nei conti di Roma sono già estremamente fragili e necessitano di interventi puntuali e determinati».

Che criticità avete riscontrato?
«Squilibri nelle società partecipate, la mole di contenziosi che grava sull’amministrazione, la riscossione di tributi e sanzioni ampiamente deficitaria. Faccio un ultimo esempio: a Roma appena il 15% delle multe viene incassato. Sono tutti problemi che non nascono ora, ma ora è venuto il momento di risolverli. Lo ripeto: il tempo sta per scadere».



 

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