Roma, spoil system M5S: via al valzer delle 100 nomine

Roma, spoil system M5S: via al valzer delle 100 nomine
di Simone Canettieri
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Domenica 23 Aprile 2017, 09:17 - Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 22:06
Chiuse le principali partite per i vertici delle municipalizzate (Acea, Ama e Atac) adesso tocca alle altre società dell'holding Campidoglio. «La parola d'ordine è discontinuità con la gestione Marino», filtra dal M5S. Venerdì è scaduto l'avviso pubblico per rinnovare i cda e i collegi sindacali di Aequa Roma, Risorse per Roma, Roma Metropolitane, Roma Servizi Mobilità, Zetema, Centrale del Latte, Centro Agroalimentare, Investimenti S.p.A., Mondo Digitale, Bioparco, Cinema per Roma, Musica per Roma, Roma Solidale Onlus. A questi si aggiungono i consigli di amministrazione di Ama e Atac, ritornati a tre, e che al momento hanno già un amministratore unico (Antonella Giglio per l'azienda dei rifiuti e Manuel Fantasia per quella dei trasporti).

IL RISIKO
In Comune si attendono in tutto circa mille candidature, poi il gabinetto della sindaca Virginia Raggi formerà una commissione per valutare i curricula. Ma alla luce di chi si è fatto avanti ci sono già diverse indicazioni per le posizioni apicali. Ad Aequa Roma, la società che si occupa dei servizi di riscossione, l'attuale presidente e ad Riccardo Mussari è pronto a lasciare il posto a Salvatore Tutino, consigliere della Corte dei conti, già sondato lo scorso settembre dalla giunta Raggi per prendere il posto di Marcello Minenna come assessore al Bilancio. Il matrimonio saltò, il magistrato contabile si tirò indietro sdegnato con queste parole: «C'è una guerra tra bande». Ma adesso grazie al lavoro dell'assessore Andrea Mazzillo (figlio di Luigi, ex presidente di sezione della Corte dei conti) l'arrivo in Campidoglio sembra fatto. A Zètema, l'azienda che si occupa di servizi culturali, l'impero quasi ventennale di Albino Ruberti traballa. Il nome di Roberto Diacetti - ex ad di Risorse per Roma e di Atac con la giunta Alemanno poi presidente di Eur spa - gira vorticosamente. Il M5S sul manager (considerato vicino ad Alternativa popolare di Alfano) è diviso. La mediazione: Ruberti potrebbe rimanere come presidente e Diacetti andare a ricoprire il ruolo di Ad. Porte girevoli anche a Risorse per Roma, affidataria di servizi e supporto tecnico del Campidoglio.

GLI ADDII
E' in bilico il mandato di Massimo Bartoli: un pezzo di M5S vuole confermarlo, un altro è pronto allo spoils system. E' dato per certa invece l'uscita di Carlo Medaglia, presidente e amministratore delegato dell'Agenzia per la mobilità del Comune. Tra i candidati in lizza per ricoprire quel posto c'è Carlo Tosti, un passato in Atac di un anno con l'amministrazione Alemanno come ad, in corsa nelle ultime settimane, voluto dalla maggioranza del M5S, per ritornare in via Prenestina come direttore generale, ruolo poi ricoperto da Bruno Rota. Sfumato questo incarico potrebbe andare a guidare l'Agenzia. L'intesa sui vertici delle società rientra nel difficile equilibrio intorno al Campidoglio pentastellato. Dove si contano diverse aree e sensibilità: l'asse Raggi-Frongia, il mondo di Mazzillo, l'area di Bergamo, l'influenza di Colomban (area Casaleggio), il correntone lombardiano De Vito-Ferrara. Da questi difficili equilibri dovranno uscire anche i nuovi assessori. Per i lavori pubblici sono in pole Margherita Gatta e Lucia Rispoli, per la Casa invece scade domani la call interna agli attivisti del M5S.