Giunta Raggi, le prime spine: assessori, i dubbi sul contratto

Giunta Raggi, le prime spine: assessori, i dubbi sul contratto
di Mauro Evangelisti
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Giovedì 23 Giugno 2016, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 14:54

Dal contratto con multa da 150 mila euro decisa dal direttorio di M5S che gli assessori esterni non vogliono firmare alle frasi infelici di qualche futuro assessore. Prime spine per la giunta Raggi. Domanda: cosa sarebbe successo se un assessore nominato da Alemanno avesse urlato davanti a una telecamera «zingari di m.»? Ecco parte dal video con protagonista Andrea Lo Cicero, ex campione di rugby, conduttore tv e futuro assessore a 5 Stelle, la prima scossa tellurica. A proposito di Lo Cicero nel movimento in molti si stanno chiedendo se valga la pena attingere dall'esterno e da un volto tv, dopo il precedente di un'altra frase sfortunata che qualcuno ha voluto leggere come omofoba. E c'è un altro nome nella zona d'ombra, a causa delle proteste che stanno viaggiando in rete nella base più ortodossa sul fronte dei rifiuti: Paola Muraro, destinata alla sostenibilità ambientale. Contro di lei ha scritto un post velenoso anche l'assessore a 5 Stelle del primo comune grillino, Parma.
 

 


FRENATA
I fondamentalisti della religione dei «rifiuti zero» puntano il dito contro la scelta di una esperta che da 12 anni lavora per Ama, che ha rilasciato dichiarazioni in passato in favore degli inceneritori e che ad esempio ha difeso il Tmb di via Salaria. «Hanno messo la volpe alla guardia del pollaio» è stato uno dei commenti malevoli su Facebook, mentre su Change.org è iniziata contro di lei una raccolta di firme arrivata già a 800 firme. La Muraro per ora si limita a fare sapere che il suo piano di azione non prevede inceneritori, mentre l'entourage della Raggi la difende, spiegando che la sua esperienza e le sue competenze sono fondamentali per evitare di trovarsi con i rifiuti per strada. Da giorni, infine, corre il nome di Francesca Danese, come assessore ai Servizi sociali. Molto stimata dall'associazionismo, che nelle periferie l'ha indicata ai 5 Stelle come il nome migliore, ha però - nella mentalità dell'ortodossia a 5 Stelle - un peccato originale: è stata assessore con Ignazio Marino. Lei ancora non ha ricevuto una richiesta ufficiale di entrare nella giunta Raggi, che dovrebbe essere pronta entro la fine della prossima settimana. Daniele Frongia, consigliere comunale rieletto, ieri ospite a Un Giorno da Pecora, ha confermato che è pronto a fare il capo di Gabinetto se Virginia Raggi glielo chiederà. Marcello De Vito sarà il presidente del consiglio comunale, Paolo Ferrara il capogruppo.

 

DISSENSO
La vera bomba è rappresentata dal contratto che i futuri assessori, così come ha già fatto Virginia Raggi, dovranno firmare con il Movimento («il sindaco, gli assessori e i consiglieri del M5S dovranno operare in sintonia con i principi del M5S, con gli obbiettivi sintetizzati nel programma del M5S per Roma Capitale, con le indicazioni date dallo staff coordinato dai garanti del Movimento 5 Stelle e porre in essere tutte le iniziative più opportune, in virtù del proprio ruolo, per il loro perseguimento»). In pratica dovranno impegnarsi a sottoporre gli atti più importanti all'esame del piccolo direttorio che affianca Virginia Raggi e se sgarrano pagheranno 150 mila euro di multa. Tra gli esperti contattati - da Paolo Berdini per l'urbanistica a Luca Bergamo alla cultura - prevale, per usare un eufemismo, lo scetticismo. Cristina Pronello, docente del Politecnico di Torino, destinata ai Trasporti, non parla perché il suo nome non è ufficiale. Però a Torino nessuno si è sognato di fare firmare un contratto di questo tipo a Chiara Appendino.