Lombardi: «La sinistra scelga con chi stare. A Raggi chiederò uno sprint»

Lombardi: «La sinistra scelga con chi stare. A Raggi chiederò uno sprint»
di Simone Canettieri
3 Minuti di Lettura
Sabato 9 Dicembre 2017, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 00:05
Onorevole Roberta Lombardi, lei continua ad attaccare solo Nicola Zingaretti. Sta lanciando un'Opa ai voti di sinistra?
«Non è proprio così: sto facendo luce sullo stato in cui versa la sanità laziale, per esempio. Non è un attacco: è la verità».

Ma lei ha una storia di sinistra e guarda ai quei mondi.
«Non ho una storia di destra né di sinistra, sto nel M5S da 10 anni. Certo, mi occupo di casa, trasporti, acqua e ambiente. Sono temi di sinistra?».

Di una certa area rosso-verde sì, specie fuori dal Pd.
«Io non cerco voti dagli altri partiti. A chi è di sinistra dico: scegliete da che parte stare».

Lo ammetta, il centrodestra è più temibile. Se si ricompatta...
«Mi sembra diviso, se si ricompatasse lo farebbe solo per interessi personali: vedi la Sicilia».

Finora c'è Sergio Pirozzi. Il sindaco sta strumentalizzando la tragedia del terremoto?
«I tempi sono dubbi: Pirozzi è l'espressione di una comunità colpita al cuore e con una ricostruzione lontana. Abbandonare Amatrice sarebbe sbagliato, ma saranno i cittadini a giudicare».

Un centrodestra compatto può vincere, secondo i sondaggi.
«Io non temo nessuno. Fra due settimane presenteremo in contemporanea in 100 piazze della regione il nostro programma».

Non crederà di pagarsi la campagna elettorale solo con le donazioni degli iscritti. Aprirete le porte agli imprenditori?
«Accetterò le donazioni di chiunque:: anche degli studenti e degli operai. Ci sarà un tetto di 5mila euro. Come la proposta, di cui sono prima firmataria, sul finanziamento ai partiti, presentata in parlamento».

Le mancherà la Camera?
«Ma no. Anzi, finora è stato lo strumento di ratifica delle cancellerie estere».

Ma anche per Di Maio, l'Europa non è più matrigna. Per lei ancora lo è?
«Noi siamo critici ma vogliamo modificarla da dentro».

Rimanendo dentro l'euro?
«Sì».

Come sarà il suo comitato elettorale?
«Itinerante, passerà dalla via Francigena: da Bolsena fino alla Prenestina per scendere attraverso la Valle del Sacco».

Quindi non sarà fisso a Roma?
«No, guarderemo alle province, la nostra risorsa».

E un modo per non guardare a Virginia Raggi.
«Non è così. Tra lunedì e martedì incontrerò la sindaca Raggi in Campidoglio».

E cosa le chiederà?
«Uno sprint. Di lavorare insieme su temi importanti: piano rifiuti e sistema ferroviario».

Perché non fate uno streaming di questo incontro? Sarebbe come quello tra lei e Bersani nel 2013...
«Bella battuta. Dimostreremo con i fatti l'importanza per la Capitale di avere una regione con e non contro»

Sarà una pax elettorale. Vi detestate cordialmente, lei e Raggi.
«Ci sono stati dei momenti, relativi alle nomine di Marra e Romeo, in cui sono stati commessi errori. La sindaca se n'è resa conto e ha chiesto scusa. Non ho due morali e non è una pax elettorale».

Sta dissimulando.
«Ma no, ci scriviamo anche in chat».

Questa è una notizia.
«Lo abbiamo sempre fatto».

Sicuramente in passato con messaggi diversi.
«Questo non è vero, in ogni caso non facciamo più gli streaming per non dare un vantaggio».

Da militante M5S non le fa caso vedere un sindaco M5S che rischia il processo?
«Più andiamo avanti ad assumerci responsabilità importanti e più capiamo i rischi del governare».

Non ha risposto, Lombardi.
«Vedremo il 9 gennaio».

Il Comune deve costituirsi parte civile contro la sindaca?
«Se è una decisione politica la prenderà lei, se e tecnica ci penserà l'avvocatura».

È politica.
«Allora le ho già risposto».

Smentisce che nella sua squadra di governo ci saranno Marcello Minenna al Bilancio e Daniela Morgante (già con Marino-ndr) capo di gabinetto?
«Sono persone perbene di cui ho una grandissima stima».

Quindi conferma.
«È presto per parlare di nomi».

Esistono ancora i lombardiani?
«Esistevano quelli socialisti di Riccardo. A Roma c'è il M5S».

Nel M5S c'è una forte componente no-vax. Lei è contraria alle vaccinazioni obbligatorie?
«Non c'è alcuna componente. Credo nella scienza e nella raccomandazione non nell'obbligatorietà».

I suoi figli sono vaccinati?
«Sì».
 
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