Roma, Pd in alto mare a Ostia: saltano le primarie, solo no dai big nel sondaggio segreto

Roma, Pd in alto mare a Ostia: saltano le primarie, solo no dai big nel sondaggio segreto
di Simone Canettieri
2 Minuti di Lettura
Martedì 12 Settembre 2017, 09:11 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 11:26
«Istruttoria in corso», si limitano a commentare dal Pd di Roma. Un modo molto burocratico per ammettere che a oggi, a un mese e mezzo dal voto, il Partito democratico non sa dove sbattere la testa a Ostia, il municipio sciolto per mafia che tale non era per il tribunale.
Non c'è il candidato e non c'è la fila per candidarsi in un territorio che fu il granaio di voti del M5S e che rischia di esserlo ancora, nonostante uno «smottamento» che i grillini più realisti attestano intorno a meno otto-dieci punti (qui alle comunali Raggi strappò un bulgaro 44%). Giuliana Di Pillo, la candidata pentastellata scelta con 70 voti in rete, continua a fare sonni abbastanza tranquilli.

ADDIO CONSULTAZIONE
La prima notizia è che, così come sta accadendo sempre più frequentemente dalla Sicilia a forse la Lombardia, le primarie non si faranno nemmeno qui. «Mancano i tempi tecnici», dicono dal Pd, con l'occhio fisso al 5 novembre giorno del giudizio. La cosa simpatica è che al momento tutti fanno finta che il problema non esista: oggi per dire si terrà l'assemblea del partito romano alla Festa dell'Unità. Bene, le elezioni di Ostia non sono all'ordine del giorno della discussione.
In questo stanco ballo della mattonella, sono stati effettuati anche un paio di sondaggi di peso: Francesco Rutelli ed Emma Bonino. L'ex sindaco di Roma, «profilo ideale» come ammettono i turborenziani, ha gentilmente declinato con un sorriso. Idem la leader radicale. In un effetto Bar dello sport in cui chiunque entra, la spara grossa e se ne va («Tanto si perde, ragazzi»).
La discussione del «che famo a Ostia?» sta ancora ai fondamentali: modello Sicilia (coalizione che dal Pd arriva ad Alfano) o vecchio centrosinistra con Mdp dentro (stile governo Zingaretti)? Andrea Casu e i romani sono per la prima ipotesi, ciò che rimane dei dirigenti locali del Pd di Ostia preferirebbe l'usato sicuro, ammesso che funzioni. A sinistra poi è spuntato Franco De Donno, già viceparroco di Santa Monica, e ora a capo della lista Laboratorio Civico X. Un Don Gallo che non dispiace a Stefano Fassina, candidato di Sinistra italiana alle ultime comunali. Ce n'è abbastanza dalle parti del Pd (ovvero niente) per far bullare Paolo Ferrara, capogruppo M5S: «Il Pd farebbe prima a saltare un giro». Meglio: a dire «passo», come si usa a poker, se la ridono dal centrodestra. Dove una tra Monica Picca (FdI) e Cristina Masi (FI) sarà la candidata. Obiettivo: ballottaggio.