Roma, il presidente dell'Authority: «La giunta M5S non sa gestire i servizi»

Roma, il presidente dell'Authority: «La giunta M5S non sa gestire i servizi»
di Simone Canettieri
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Mercoledì 13 Dicembre 2017, 07:42
Carlo Sgandurra, l'Agenzia per la qualità dei Servizi che lei presiede ha bocciato raccolta dei rifiuti, trasporti e pulizie delle strade. E' consapevole di aver castigato l'amministrazione Raggi che l'ha nominata?
«E allora? È facile registrare le cose senza montarle né nasconderle. Io sono stato obiettivo».

Ha ricevuto chiamate di protesta dal Campidoglio?
«Io non sento nessuno e non voglio sentire nessuno. Non credo che sia un problema del M5S, ma dei romani».

Cioè?
«Io sono qui per fare il mio lavoro, punto. Intorno a me ascolto solo formulette senza senso. Mi sono occupato dei trasporti, per esempio».

E allora?
«Non si risolve il problema della mobilità di Roma chiamandola città in movimento oppure la burocrazia complicata del Campidoglio con la dicitura città semplice».

L'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari ha detto che quelli dell'Agenzia sono «dati irrilevanti».
«La Montanari, prima di parlare, dovrebbe rispondere alla serie di richieste che le sono state fatte dall'Agenzia, a cui non ha risposto. Ha detto che il piano industriale di Ama stava sul sito, invece se lo tengono stretto. Il gioco delle tre scimmiette con me non funziona».

Vuole andare allo scontro.
«No. O lavorano o la smettono di fare gli struzzi e i giocolieri. D'ora in poi ogni capello sarà messo in evidenza».

Guardi che se continua a dire queste cose la sindaca la caccia.
«La sindaca? Non può mandarmi via: io dipendo dal consiglio comunale. L'Agenzia risponde all'assemblea».

E i consiglieri, in segreto, non le hanno dato che forse poteva essere più indulgente?
«Macché. Silenzio assoluto. Io sono stato il più obiettivo possibile, ho cercato di rappresentare una tendenza sui servizi partendo da dieci anni fa e testimoniando che c'è un calo costante, eccetto per gli asili nido».

Lei ha certificato che i primi 18 mesi della giunta Raggi non hanno migliorato i servizi dei romani: questo è il nodo.
«Sì, non c'è stato il cambio di direzione auspicato dal M5S».

I romani che votarono in massa i grillini vogliono sapere perché rifiuti e trasporti sono ancora al palo. Perché?
«Qui si continua a usare la tecnica dell'emergenza per risolvere i problemi. Vogliamo parlare della pulizia dei tombini affidata a una ditta esterna invece che ad Ama? Sa cosa significa?».

Cosa significa?
«Che un'amministrazione o è in grado di gestire o non lo è».

Sta tratteggiando una città allo sbando.
«E' un problema politico. I consiglieri rispondono ai romani che li hanno votati ma non hanno responsabilità politica, quella ce l'hanno gli assessori che però rispondono alla sindaca».

Certo, e quindi?
«La sindaca non ascolta i consiglieri, ma è eterodiretta. Da Milano. Oppure da Livorno o da Genova. Sembra quando gli imperatori provenivano dalle province».

Sgandurra, lei è un ex dirigente Anas e lavorò anche in Atac con Alemanno, come controllore degli appalti. Un'epoca di luci e ombre.
«Io portai tutto in Procura».

Adesso è diventato grillino.
«Sì, ma non faccio sconti a nessuno. Sono un iscritto certificato al M5S, presentai anche la lista nel comune di Tagliacozzo. Purtroppo non c'è più lo spirito iniziale. Ma non voglio buttarla in politica. Sono un tecnico».

E ora boccia la giunta M5S.
«La città è ridotta una vergogna. Io non sono condizionabile. Il Comune dà direttive sbagliate e non sa usare la macchina. Con la voglia di cambiar tutto hanno spazzato tutto con il preconcetto che non potevano fidarsi di nessuno. La sindaca ascolta troppe chimere».
 
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