Roma, nuovo lavoro degli autisti comunali: «vigilare» sulle buche

Roma, nuovo lavoro degli autisti comunali: «vigilare» sulle buche
di Lorenzo De Cicco
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Martedì 9 Maggio 2017, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 12:46
ROMA Sforbiciate le auto blu, feticcio intramontabile della lotta alla «casta», rimangono gli autisti (e i loro stipendi). E quindi il dilemma: che fare di questo esercito di conducenti rimasto appiedato e senza mansioni, via via che le berline vengono dismesse? Se lo chiedono anche in Campidoglio, dove l’amministrazione di Virginia Raggi ora pensa di spedire i piloti della flotta comunale, ormai in disuso, a fare la guardia alle buche nelle strade groviera, eterna piaga della viabilità capitolina, e soprattutto a controllare che i lavori vengano eseguiti.

Anche i grillini romani del resto, appena arrivati a Palazzo Senatorio, quasi un anno fa, annunciarono l’immancabile «taglio» delle vetture di servizio. Non molte, e per la verità neanche della giunta, ma del Consiglio comunale: 5 auto in tutto, di cui 3 in dotazione ai consiglieri del M5S e 2 per l’opposizione. Va detto che nell’ultimo lustro, anche per effetto della spending review imposta dal governo Monti, le macchine a disposizione degli «onorevoli» capitolini (sì, i consiglieri di Roma si fregiano dello stesso titolo riservato ai deputati, unici in Italia) si sono ridotte non poco: solo nella consiliatura di Ignazio Marino dai garage del Campidoglio ne erano uscite una settantina, con i numeri del parco auto passati da quota 322 veicoli a 249. E i grillini hanno proseguito su questa strada.

RISERVA INDIANA
Inevitabile, con questi tagli, che anche il contingente degli autisti fosse destinato a rimpicciolirsi, fino ad assumere numeri da riserva indiana. E così se dieci anni fa i conducenti a libro paga del Comune erano quasi duecento, oggi sono un’ottantina scarsa. Semplice: chi è andato in pensione, non è mai stato rimpiazzato. Altri ancora sono stati ricollocati. Quelli che restano, evidentemente, devono avere parecchio tempo libero se la giunta M5S ha deciso di allargare le loro mansioni ben oltre la sfera di competenza, come dire, abituale.

IL NUOVO CONTRATTO
Il progetto è legato alla riforma del salario accessorio, cioè gli “extra” in busta paga dei dipendenti comunali. L’idea è quella di impiegare il «personale autista» per il «rilevamento delle buche stradali e la segnalazione dell’avvenuto ripristino». Così è stato messo nero su bianco nella bozza di accordo presentata ai sindacati un paio di settimane fa, anche se è stata espunta dalla versione finale perché, spiega un sindacalista, «l’accordo aveva carattere generale e non si è voluto entrare nel dettaglio dei singoli bonus». Ma il progetto resta e verrà inserito nel cosiddetto “Piano esecutivo di gestione”, vale a dire l’elenco degli obiettivi che dovranno raggiungere gli oltre 23mila lavoratori capitolini.

MANUTENZIONE IN TILT
Insomma, i conducenti delle ex auto blu andranno alla ricerca delle voragini sull’asfalto, non proprio una mission impossible in una città dove la lotta alle buche è da sempre un buco nell’acqua («l’80% dei lavori è da rifare», ha segnalato l’ufficio Controlli qualità), e lo stesso Campidoglio tempo fa ha dovuto ammettere che «almeno un terzo delle arterie della grande viabilità necessiterebbe di interventi profondi», come scrisse il Dipartimento Manutenzione urbana in un report consegnato all’ex commissario Francesco Paolo Tronca. Significa, in sostanza, che oltre 265 chilometri di strade, sugli 800 di grande viabilità gestiti direttamente dal Campidoglio, rischiano di essere pericolosi per automobilisti e centauri che li percorrono. E infatti ogni anno arrivano al Comune 1.500 richieste di risarcimento danni. In teoria, per risolvere il problema, secondo la stima dei tecnici comunali, servirebbe un investimento di almeno mezzo miliardo di euro. Impossibile per un ente gravato da un debito miliardario. Tocca accontentarsi di quello che si ha sotto mano. Anche per questo, dopo avere riavviato i bandi per rattoppare le crepe col bitume, la giunta M5s punta sugli autisti. Ai quali verrà chiesto anche di occuparsi del «supporto per la chiusura delle strade negli eventi speciali» e di «segnalazioni sul decoro urbano e sulla pulizia delle strade».
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