Campidoglio, «Nomine senza regole»: dossier Anac imbarazza Raggi

Campidoglio, «Nomine senza regole»: dossier Anac imbarazza Raggi
di Simone Canettieri
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Venerdì 21 Ottobre 2016, 08:04 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 08:28


ROMA Lo ha tenuto nascosto. Chiuso a chiave. Nonostante le sollecitazioni del M5S, a partire dalla deputata Roberta Lombardi, di renderlo pubblico. Adesso il parere dell'Anac sullo staff della sindaca Raggi è visibile. E, come si legge nel documento in possesso de Il Messaggero, l'Anticorruzione a settembre ha sollevato «dubbi di legittimità» sulla nomina di Salvatore Romeo, il capo della segreteria della sindaca e ombra perpetua. E' il dipendente del Comune promosso a dirigente che la segue ovunque, anche sul tetto del Campidoglio, come da foto che li ha immortalati tre settimane fa. Non c'è solo Romeo, nel parere nascosto dalla sindaca (quello dell'ex capo di gabinetto Carla Raineri lo pubblicò alle 4 di notte su Facebook). Le nomine con trattamento retributivo dirigenziale effettuate ex articolo 90 del Tuel riguardano anche Andrea Mazzillo, ora assessore al Bilancio, ma all'epoca capo staff della sindaca, Eric Sanna e Paolo Saolini, collaboratori del vicesindaco Daniele Frongia. La prima domanda è semplice: perché Raggi non ha mai voluto rendere trasparente il documento dell'Anac? E la seconda: c'è una correlazione con il mancato rinnovo (scaduto da tre mesi) del protocollo d'intesa tra l'Anticorruzione e il Campidoglio?

LA RICOSTRUZIONE
Alla fine dello scorso agosto Raggi incontra il presidente Raffaele Cantone per avere un responso sulle nomine effettuate, tra mille polemiche, fino a quel momento in Comune. La precedenza è per l'allora capo di gabinetto Carla Romana Raineri: il parere dell'Anac arriva il 30. E il giorno dopo la magistrata si dimette in polemica con la sindaca. Il sette settembre arriva il secondo documento dell'Anac sugli articoli 90 che vengono trattati con stipendi dirigenziali pur non avendo quelle funzioni, né potere di firma. Tra questi c'è Salvatore Romeo. La risposta dell'Anticorruzione è, come detto, del 7 settembre. Chissà perché viene protocollata dal gabinetto ben 22 giorni dopo. Più di Mazzillo e gli altri, è Romeo il caso preso più in considerazione in quanto anomalo. Si tratta di un funzionario già dipendente del Comune premiato per la sua militanza nel M5S a dirigente di terzo livello dal punto di vista retributivo. E quindi a conti fatti passa da 39mila euro l'anno a 110mila, tra le polemiche di attivisti e consiglieri M5S e anche big, come appunto, Roberta Lombardi che sfida pubblicamente «Virginia»: «Perché non pubblichi il parere?». Nel dubbio rimane chiuso a chiave, ma la giunta si muove e riduce a 93mila euro lo stipendio di Romeo.

LE CONTESTAZIONI
Cantone non entra nel merito del singolo caso ma delinea le linee guida e scrive che «serve una disciplina» sul «regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi» per gestire l'applicazione generica dell'articolo 90 del Tuel.

In poche parole l'Anac spiega che occorre cambiare il regolamento, come accaduto nel Comune di Firenze, ma rischierebbe di essere una norma ad hoc per Romeo. Quindi la promozioni economiche da funzionario a dirigente non sono possibili, senza un inquadramento normativo. Ecco perché la nomina di Romeo è nel mirino dell'Anac. Che allo stesso tempo riconosce «la possibilità, e non l'obbligo», di definire «la retribuzione di tali contratti a tempo determinato, parametrandola a quella dirigenziale, fermo restando che tale determinazione non vale, di per sé, a configurare l'incarico come dirigenziale e fermo restando che per il personale assunto con tali contratti vige il divieto di svolgimento di cariche gestionali». Ieri pomeriggio appena sono usciti sull'agenzia AdnKronos gli stralci del «papello desecretato» molti parlamentari pentastellati hanno esclamato: «Noi lo avevamo detto». Tra questi Roberta Lombardi che con i colleghi si è sfogata: «Ecco perché Virginia non lo ha pubblicato: l'Anac le dava torto e configura ipotesi di danno erariale e abuso d'ufficio».