Dopo l'intuizione del mental coach per i rom delle baraccopoli da sgomberare - per «motivarli» a trovare lavoro, spiegava il capitolato di gara - ecco lo psicologo per i dipendenti comunali. Sul benessere, d'altronde, non si scherza; «un benessere declinato non soltanto in termini economici, ma di qualità della vita e delle relazioni», come recitano le Linee programmatiche 2016-2021 presentate dalla Raggi appena insediata, a luglio dell'anno scorso, e citate infatti nella delibera votata dalla giunta il 9 ottobre.
«AZIONI POSITIVE»
L'obiettivo, si legge nel provvedimento, è «la valorizzazione delle risorse umane dell'Ente» attraverso piani di azioni positive, ma anche lo Sportello dell'Ascolto e l'Ufficio Salute organizzativa. Tutto per «mettere al centro il lavoratore e il suo benessere nel luogo di lavoro». Il protocollo con l'Ordine professionale della categoria servirà a questo. A promuovere «la qualità della vita/lavoro dei cittadini e dei dipendenti di Roma Capitale e il loro benessere psicologico».
INCOGNITA COSTI
Quanto costerà alle casse di Palazzo Senatorio? Il protocollo non lo dice, viene solo fatto sapere che il budget dell'operazione sarà stanziato in un secondo momento: «Con successivi atti - c'è scritto nella delibera - saranno definite le attività di carattere operativo e quantificate le risorse economiche e strumentali che l'Amministrazione destinerà allo svolgimento delle medesime». C'è un precedente: un anno e mezzo fa, negli uffici del distretto di Ostia, vennero organizzati corsi di «meditazione corporea», con gli impiegati che passavano le ore di servizio a discutere come «sprigionare energia vitale». Dello psicologo, in Campidoglio, evidentemente c'è tanto bisogno. Del resto Raffaele Marra prima di essere arrestato, quando era ancora capo del Personale al telefono sbottava così: «Qui è na follia, guarda».
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