Roma, la crisi dei Municipi M5S: vacilla anche Montesacro

Roma, la crisi dei Municipi M5S: vacilla anche Montesacro
di Simone Canettieri e Mauro Evangelisti
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Giovedì 13 Aprile 2017, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 08:27

Non solo quello di Garbatella, ormai andato perso con tanto di coda velenosa e polemica di Virginia Raggi. Adesso, dopo la caduta dell'VIII, c'è un altro municipio del M5S che mostra segnali di forte sofferenza politica e amministrativa: è il terzo, quello di Montesacro. Dove oggi il capogruppo Paolo Ferrara ripeterà una scena già vista a Garbatella, appunto: metterà insieme le varie anime, cercherà di trovare una mediazione, di fare ordine e di uscire dal cono delle polemiche. A Montesacro il tema è amministrativo e riguarda la questione rifiuti, con tutte le ricadute sulla popolarità della presidente Roberta Capoccioni, fedelissima di Roberta Lombardi. A Garbatella c'era un altro film, con Paolo Pace che si è dimesso dopo mesi di guerriglia interna.
Una fronda di consiglieri municipali che il 5 aprile, quando le dimissioni sono diventate irrevocabili, è andata a festeggiare a cena. «C'era anche il parlamentare Enrico Baroni: una cosa gravissima», si è sfogata Raggi nelle chat interne. Facendo capire che dietro alla caduta di quel municipio ci potrebbero essere state manovre più alte «magari anche di altri nostri parlamentari». Ecco, per sgomberare il campo dai complotti e dalle dietrologie, adesso l'obiettivo del Campidoglio è cercare di appianare tutti i dissidi nel terzo municipio. La questione, si diceva, è più amministrativa che politica. E riguardo appunto i rifiuti.

CASSONETTI
«Non è più tollerabile, la situazione legata allo svuotamento dei cassonetti è critica ormai da giorni. Problemi strutturali, organizzativi o contrattuali stanno portando al collasso l'impianto di ricezione e trattamento Salario, dove la situazione è disastrosa». La denuncia sulle difficoltà nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti a Roma questa volta non arriva da un esponente della minoranza, ma da un assessore a 5 Stelle. A parlare, anzi a scriverlo con trasparenza, sulla sua pagina Facebook, è Mimmo D'Orazio, assessore all'Ambiente del III Municipio. In questo territorio sta crescendo il disagio della popolazione perché non solo il Tmb di via Salaria non è stato chiuso come era stato promesso dalla giunta Marino e dalla giunta Raggi, ma addirittura sta lavorando al massimo per sopperire i problemi degli impianti di Colari, a Malagrotta, ora commissariati. «Il cattivo odore è diventato insopportabile, abbiamo anche scritto all'Asl» dicono i cittadini di tutto il quadrante di via Salaria. Per i 5 Stelle il caso del Tmb di via Salario rischia di sfuggire di mano, anche perché con un'operazione verità l'assessore all'Ambiente di Roma Capitale e la sindaca Virginia Raggi hanno spiegato che non potrà essere chiuso prima del 2019. D'Orazio, su cui ovviamente si concentrano le richieste della popolazione del III Municipio non solo per i guai dell'impianto ma anche per i ritardi della raccolta dei rifiuti osserva: nel tmb di via Salaria «file di compattatori, provenienti anche da altri municipi, non riescono a svuotare con regolarità il loro contenuto compromettendo i vari passaggi sul territorio. Purtroppo questa situazione non sarà di facile gestione e risoluzione immediata, anche in previsione delle feste pasquali che inevitabilmente aggraveranno la criticità. Abbiamo chiesto ai responsabili Ama e all'assessore capitolino Montanari di attivarsi immediatamente per prendere tutte le iniziative utili e improcrastinabili per risolvere immediatamente questa situazione non più tollerabile né dai cittadini né dal territorio». L'assessore grillino lancia anche un appello di buon senso alla cittadinanza: se trovate i cassonetti pieni, usatene altri nelle vicinanze.