Stadio, il Comune voterà una nuova delibera. Il Pd: «È una beffa, l'iter riparte dall'inizio»

Stadio, il Comune voterà una nuova delibera. Il Pd: «È una beffa, l'iter riparte dall'inizio»
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Sabato 25 Febbraio 2017, 13:51 - Ultimo aggiornamento: 19:26
Per dare l'ok anche formale al progetto rinnovato dello stadio della Roma a Tor di Valle la maggioranza capitolina si prepara a votare in aula una delibera ad hoc che di fatto sostituirà la precedente delibera dell'amministrazione Marino. L'ok al documento, che dovrà essere elaborato dagli uffici competenti, potrebbe arrivare entro un mese, forse prima. In base ad una interpreazione della legge sugli stadi potrebbe non rendersi necessario un ok separato ad una variante urbanistica in quanto già prevista nella delibera in questione che autorizzerebbe 500 metri cubi, ovvero cubature in più rispetto ai 350 mc previsti in quell'area dal piano regolatore vigente. Nel progetto precedente le cubature autorizzate erano il doppio, ovvero un milione di metri cubi.

Attacca il Pd con Andrea Romano: «Attenzione alla beffa perché il rischio concreto che i Cinquestelle stiano prendendo in giro tutti. La Conferenza dei servizi che riparte daccapo significa rimandare a non si sa quando la costruzione dello stadio. E ciò che è più grave per la città che sull'altare dell'ideologia grillina sono state sacrificate il 50% delle opere pubbliche. Cioè meno servizi, per i cittadini. L'ennesimo affronto di una giunta cialtrona».

«La giunta Raggi e l'As Roma hanno annunciato un nuovo progetto per la realizzazione dello stadio a Tor di Valle.
L'accordo è sicuramente una buona notizia perchè fa compiere un importante passo in avanti e supera le incertezze degli ultimi 7 mesi. Ricordo che l'attuale conferenza dei servizi è incardinata, come prevede la legge, sulla delibera approvata dal consiglio comunale che ha riconosciuto il pubblico interesse al progetto presentato nel 2014. Quindi, se il progetto cambia, bisognerà richiedere una nuova valutazione tecnica e un nuovo pronunciamento da parte del Consiglio comunale di Roma sul pubblico interesse», dichiara in una nota l'assessore alle Politiche del Territorio e alla Mobilità, Michele Civita, «Nel merito, mentre è stato detto chiaramente che le attuali cubature saranno ridotte in modo significativo, non si conoscono ad oggi le opere e le infrastrutture che l'accordo reputa indispensabili per garantire la mobilità sia pubblica che privata, il miglioramento dell'ambiente e della qualità urbana, decisivi per uno sviluppo sostenibile di quel quadrante della città. Su tutto ciò la Regione, in modo costruttivo e in coerenza con l'attività fin qui svolta, eserciterà il ruolo e la funzione di sua competenza».
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