Ztl, pass “facili” ai dipendenti comunali, stretta del Campidoglio

Ztl, pass “facili” ai dipendenti comunali, stretta del Campidoglio
di Lorenzo De Cicco
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Domenica 9 Aprile 2017, 09:50
Per effetto di una moltiplicazione sbalorditiva, eppure molto profana e poco miracolosa, i permessi Ztl dei dipendenti che lavorano in Campidoglio, nel corso degli anni, sono proliferati fino a raggiungere quota 600. Un groviglio di tagliandi fotocopiati, doppioni, pass disabili usati in modo improprio, permessi di lavoro sfruttati per andare a fare baldoria di notte nei locali di Testaccio o San Lorenzo, su cui fino a pochi mesi fa non vigilava nessuno. Deve essersi accorto che qualcosa non andava il gabinetto di Virginia Raggi, che a febbraio ha incaricato la Polizia locale di avviare una serie di accertamenti contro i dipendenti furbetti che parcheggiano in centro storico. Ed è venuto fuori che quasi nessuno rispetta le regole che vennero fissate quasi vent'anni fa proprio per limitare l'ingresso delle auto dei dipendenti intorno a Palazzo Senatorio. Risultato: quasi 100 impiegati del Comune sono stati sanzionati dai colleghi vigili urbani.

LE INFRAZIONI
In teoria la prima stretta sui pass Ztl regalati (perché sono gratuiti) ai capitolini risale al 1998, quando il Campidoglio decise di avviare in via sperimentale il servizio di car pooling (in italiano si può tradurre auto di gruppo), chiedendo ai propri dipendenti di organizzarsi e di venire sul posto di lavoro con un'auto condivisa tra più lavoratori, creando equipaggi composti «da almeno tre membri». Il problema è che, nel corso degli anni, quella direttiva è stata oggetto di svariate deroghe. E alla fine, a rispettarla, sono rimasti in pochi.
Tanto che, appena la Municipale è intervenuta su segnalazione della sindaca, i caschi bianchi non hanno potuto far altro che registrare una sfilza di irregolarità: alcuni dipendenti approfittavano del permesso per passare la serata, fuori dall'orario di lavoro, nei quartieri della movida off-limits per i non residenti; altri ancora avevano fotocopiato il tagliando per sfoggiarlo su più macchine, altri avevano in contemporanea sia il ticket per disabili (a carico di famigliari) che quello da dipendenti comunali. Ecco perché la giunta, il 24 marzo scorso, ha votato una delibera per «garantire una più stringente salvaguardia di uno degli spazi pubblici più rilevanti della città», vale a dire l'area intorno al Campidoglio.

UN BUS RISERVATO
Mentre, in futuro, si pensa a una «navetta riservata per i dipendenti di Roma Capitale», per il momento la giunta ha deciso di ricalcolare il numero dei permessi in base «alle effettive disponibilità degli spazi di sosta», attraverso una graduatoria. D'ora in poi i contrassegni dureranno 12 mesi, saranno «incompatibili» con qualunque altro titolo Ztl (pass disabili o da residenti), e soprattutto verrà creato un unico accesso, che sarà attivo solo durante l'orario di lavoro, e che permetterà l'ingresso «di un'unica autovettura tra quelle autorizzate e preventivamente indicata dall'equipaggio». Sperando che non ci siano altre deroghe.
 
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