Lui non accettava più la gravidanza di lei. Una storia agghiacciante. Una donna incinta è stata aggredita dal compagno. Lei, al settimo mese, si è resa conto che lui la stava accoltellando alla pancia e allora, per salvare la bimba che porta in grembo, si è messa in posizione fetale. Così è stata colpita al volto e al collo. La feroce aggressione è accaduta domenica pomeriggio in una casa in via Due Ponti sulla Cassia. La donna ferita in modo grave è un'italiana di 32 anni mentre il compagno è un tunisino di 42. Lui è fuggito ma la polizia, a notte fonda, l'ha arrestato nella periferia Sud della città. Ora deve rispondere di tentato omicidio e anche di porto abusivo di coltello.
L'ESCALATION
Quella in via Due Ponti è l'ultima di tante altre aggressioni nei confronti della compagna da parte del tunisino.
I SOCCORSI
Con la mamma della donna a terra e senza difese, il 32enne si è scagliato senza pietà contro la compagna. «Ha tentato di colpirmi alla pancia, io mi sono subito stesa a terra per difendere il bimbo» ha raccontato poi ai poliziotti la vittima. I fendenti l'hanno colpita al collo ed al volto. Poi, il violento si è dato alla fuga portandosi con se anche il coltello.LE INDAGINI
Sono stati i vicini che, una volta sentite le grida della donna, hanno chiamato il numero unico 112. Sul posto sono accorse alcune volanti della polizia ed anche il personale di un'ambulanza. Quando i soccorritori sono entrati nell'appartamento si sono resi conto che la situazione era grave. Il pavimento della piccola abitazione era ricoperto di sangue della vittima. La donna incinta è stata fatta salire sull'ambulanza ed è stata trasportata in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli sulla Cassia. I medici hanno stabilito che il feto non ha risentito della violenza e che la donna non aveva ferite che riguardavano organi vitali. Per lei una prognosi di circa 30 giorni.
Gli investigatori attraverso il racconto della donna, e i dettagli che ha fornito sulle abitudini del compagno, lo hanno rintracciato e arrestato a tarda sera.