Casilina, coppia assalita in auto: ragazzo ferito al volto. È caccia a due nordafricani

Minacciati con un coccio di bottiglia

Casilina, coppia assalita in auto: ragazzo ferito al volto. È caccia a due nordafricani
di Luisa Urbani
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Sabato 27 Aprile 2024, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 06:36

Tre persone aggredite e rapinate in meno di mezz'ora. È caccia alla coppia di nordafricani che ieri sera ha seminato il panico al Casilino per poi darsi alla fuga.

I FATTI

Sono passate da poco le 23. In via Casilina Vecchia, un uomo, romano di 59 anni, è a bordo della sua auto insieme al figlio ventenne. I nordafricani, mentre camminano per le vie del quartiere in cerca di vittime, notano il genitore con il ragazzo. Non appena la macchina si ferma, scatta l'agguato. I malviventi bloccano e circondano l'auto impedendo al 59enne di ripartire per fuggire via. Impossibilitati a scappare, padre e figlio provano a difendersi, ma inutilmente. Mentre uno dei due stranieri aggredisce il genitore, il complice - armato di una bottiglia di vetro rotta - si occupa del più giovane. In pochi secondi gli aggressori rubano all'uomo il portafoglio, con dentro duecento euro in contanti, e il cellulare Samsung. Al ragazzo invece, oltre all'iPhone, l'aggressore strappa via la catenina e un anello, entrambi d'oro, il metallo più facile da rivendere per ricavare un gruzzolo di denaro. Il padre rimane illeso, il ventenne, invece, nel tentativo di difendersi viene ferito con la bottiglia rotta. Una serie di escoriazioni per le quali il ragazzo viene trasferito in codice giallo all'ospedale San Giovanni dove i medici lo curano per poi dimetterlo poche ore dopo.

L’INTERVENTO

Sul posto degli agenti della polizia di Stato, che sono al lavoro per cercare di rintracciare i due malviventi, non ancora identificati.

Secondo la descrizione fornita dalle vittime agli agenti del commissariato Appio Nuovo si tratta di due uomini stranieri di origine nordafricana.

A confermarlo saranno solo le indagini della polizia, ma con molta probabilità i due aggressori sono gli stessi uomini che, pochi minuti prima, hanno malmenato e scippato un cittadino del Bangladesh di 25 anni in via degli Orti Variani. A coincidere, infatti, non sono solo le descrizioni dei soggetti, ma anche la modalità dell’agguato, avvenuto sempre con un collo di bottiglia rotto, e soprattutto la zona d’azione: le vittime sono state aggredite a meno di 300 metri di distanza.

L’ALTRA VITTIMA

Sono le 23, il venticinquenne sta camminando indisturbato lungo via degli Orti Variani quando, all’improvviso, uno dei due malviventi lo aggredisce alle spalle. Lui cerca di difendersi ma interviene il secondo aggressore che lo afferra al collo. Parte la colluttazione, il giovane tenta di difendersi provando a scappare, ma inutilmente. I nordafricani glielo impediscono e lo scaraventano a terra. A quel punto il giovane si trova costretto a cedere ai suoi aggressori quel poco che ha tra il cellulare e qualche spiccio nel portafoglio. Lasciando la vittima a terra, i due si dileguano correndo verso via Casilina Vecchia dove, poco dopo, aggrediscono padre e figlio.

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