La vicenda risale al 2003. Secondo il capo di imputazione, Valdroni, «con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della ragazzina (difesa dall'avvocato Cristina Cerrato), figlia della sua convivente, la induceva a subire atti sessuali». La sentenza è stata emessa dai giudici della decima sezione penale che ha disposto nei confronti della vittima anche una provvisionale di 25 mila euro.
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