Atac, rogo continuo dei bus: indagine interna sulle cause

Atac, rogo continuo dei bus: indagine interna sulle cause
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 10 Marzo 2017, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 08:41
Un altro autobus dell'Atac a fuoco mentre stava andando al capolinea per fare salire i passeggeri. Se il rogo si fosse sviluppato qualche minuto dopo, le conseguenze sarebbero potute essere molto più gravi. L'autista è stato prono a mettersi in salvo e limitare i danni. Si tratta del quarto caso in poco più di un mese, segnale evidente della carenza di manutenzione dei mezzi e di una situazione di emergenza.

INCHIESTA
Cosa è successo? Erano le 7 del mattino di ieri, le fiamme si sono sviluppate su un autobus della linea 86, all'uscita del raccordo di Castel Giubileo. Il bus era diretto al capolinea «per prendere servizio - precisano all'Atac - e quindi non aveva passeggeri a bordo. L'evento, grazie anche alla professionalità dell'autista, è stato gestito in piena sicurezza. La vettura, distrutta dal fuoco, era in servizio da quasi quindici anni». Ora l'azienda ha aperto un'inchiesta su quanto è avvenuto. In attesa che si conoscano le cause specifiche dell'incendio di ieri mattina, è evidente che la combinazione tra lacune nella manutenzione e bus troppo vecchi sta mettendo in ginocchio il servizio. E buona parte dei 150 nuovi bus attesi per fine febbraio, secondo quanto annunciò il Campidoglio, non è arrivata. In servizio ce ne sono solo 85.

Racconta un operaio del deposito di Tor Pagnotta: «Ormai siamo rimasti a corto perfino di lampadine. Non sappiamo come sostituire le luci di posizione. Si fanno pochi lavaggi dei motori. In sintesi: campiamo alla giornata, si prendono i pezzi da bus inutilizzati», si sfoga un operaio del deposito di Tor Pagnotta.

I PRECEDENTI
La lista di episodi simili, di autobus che prendono fuoco mentre sono per strada, è sorprendentemente lunga. La notte del 25 febbraio un bus fuori servizio è stato danneggiato dalle fiamme in via della Pineta Sacchetti. Paura per i cittadini di un palazzo, che è stato evacuato perché raggiunto, seppur parzialmente, dal fuoco. Undici giorni prima, vale a dire il 14 febbraio, altro un rogo: il bus della linea 46 sulla circonvallazione Cornelia. Ancora: il 6 febbraio tocca a un 98F, in via Mazzacurati. E proseguendo fino al 2016 si scopre che un bus è andato a fuoco in via Palmiro Togliatti l'8 dicembre. Altri episodi: il 18 novembre bus in fiamme a San Paolo, il 16 dello stesso mese una navetta del 40 brucia in piazza dei Cinquecento. Il 22 luglio rogo sulla Tangenziale Est; venti giorni prima, il 2 a fuoco su lungotevere in Sassia. Il primo giugno traffico in tilt in centro perché alle 8 del mattino un autobus in viale del Muro Torto prese fuoco.

LE REAZIONI
A metà febbraio c'erano state proteste e mobilitazioni dei lavoratori di una azienda esterna che si occupa di manutenzione su strada e recupero dei mezzi fermi a causa del mancato pagamento di due stipendi. Più in generale, la situazione è ormai fuori controllo. Da Fratelli d'Italia osservano: «È evidente, esiste un problema legato alla scarsa manutenzione dei mezzi» Stefano Pedica, Pd: «Sulla sicurezza non si scherza».