Roma
«Il coraggio è la forza di scegliere, di prendere posizione, non solo quello di andare sotto il fuoco della battaglia. E’ spingersi il più vicino possibile agli eventi al di là di Internet, facendo la differenza». Lucia Goracci, inviata di guerra per Rainews 24, nell’ambito di una serie di incontri all’insegna del coraggio promossi dalla Fondazione Bambino Gesù Onlus negli atenei italiani, ha parlato della propria esperienza professionale agli studenti dei Licei Scientifici Plinio Seniore e del Convitto Nazionale, presso l’Università Lumsa di Roma.
Numerose le domande che sono state rivolte alla giornalista, che per l’occasione aveva portato gli estratti di alcuni suoi reportage di guerra. «Un orrore indicibile vedere così la vicino la morte dei bambini – ha detto l’inviata di Rainews - ma trovo giusto raccontare tutto questo attraverso la lente di ingrandimento del servizio pubblico».
Questi appuntamenti sono parte integrante della campagna sociale Vite Coraggiose, lanciata dalla Fondazione dell’Ospedale della Santa Sede a sostegno della ricerca e della cura delle malattie rare, ultrare e orfane di diagnosi. «Il coraggio – dichiara Cynthia Russo, responsabile comunicazione sociale e fundrising della Fondazione Bambino Gesù onlus - è un termine che viene utilizzato piuttosto poco soprattutto tra i giovani, eppure possiede un valore straordinario. Ecco perché abbiamo scelto di farli incontrare con protagonisti come Lucia Goracci, che ogni sera entra nelle nostre case raccontandoci i drammi di un mondo che sembra così lontano. In questo modo si fa capire proprio ai giovani il significato del coraggio».
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