Roma, allarme Buche, sei lotti fermi: 400 chilometri di strade restano senza lavori

Roma, allarme Buche, sei lotti fermi: 400 chilometri di strade restano senza lavori
di Fabio Rossi
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Mercoledì 14 Febbraio 2018, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 08:05
Le buche si tappano (o almeno si dovrebbero tappare) a Montesacro, a San Lorenzo e alla Magliana. Ma se passate in auto per l'Eur, il Salario o Monte Mario, beh, meglio che perdiate qualsiasi speranza di salvare gomme e ammortizzatori. Fra un mese, a urne appena chiuse, l'ormai leggendario bando per la manutenzione ordinaria degli 800 chilometri di strade di grande viabilità della Capitale compirà un anno e mezzo: era stato lanciato a settembre del 2016 dall'allora assessore capitolino all'urbanistica Paolo Berdini, successivamente protagonista di una burrascosa separazione dalla giunta di Virginia Raggi.

LO STOP
Ma i risultati della procedura sono sempre piuttosto deludenti, per non dire scadenti: dei dieci lotti funzionali in cui era stata suddivisa la città, con uno stanziamento complessivo di 9,6 milioni di euro, solo quattro sono stati assegnati. Gli altri sono ancora fermi al palo, ufficialmente «per verifiche sulle varie offerte». Una lentezza dovuta alle lungaggini burocratiche, ma soprattutto alle difficoltà che incontra l'amministrazione capitolina per mettere insieme le commissioni aggiudicatrici degli appalti, dopo che le recenti inchieste giudiziarie hanno messo in luce le troppe falle del sistema in Campidoglio.
A causare la scarsa propensione dei funzionari comunali a partecipare a questi organismi, a quanto sembra, sarebbe il timore di essere chiamati a risarcire di tasca propria chi dovesse impugnare in tribunale i risultati delle commissioni stesse.
LA GARA
La gara divide le strade di grande viabilità della Capitale di competenza di Palazzo Senatorio - le vie secondarie (4.700 chilometri) sono a cura dei Municipi - in dieci lotti: nove sono divisi per zone, il decimo riguarda le sedi tranviarie, comprese quelle non più utilizzate. Ogni impresa concorrente può presentare offerte fino a un massimo di quattro lotti, ma non può aggiudicarsene più di uno. E al danno si aggiunge la beffa: gli appalti assegnano la manutenzione straordinaria delle strade - ma non più la sorveglianza sulle stesse, che è stata stralciata - per 180 giorni, ossia per sei mesi. Con il rischio concreto che i lotti già assegnati arrivino alla scadenza naturale prima che l'intera gara sia completata.

LA MAPPA
Al momento sono operativi il I lotto, che comprende il centro storico, la zona di piazza Bologna (Nomentano) e San Lorenzo, e il III, che riguarda Montesacro e il Tiburtino. Avviato anche il VI lotto, che comprende parte del territorio del municipio IX - Torrino, Spinaceto e Tor de'Cenci, ma non l'Eur - e del X (Ostia-Acilia). L'ultima tranche della gara ad aver avuto il via libera definitivo è la VII, che comprende i municipi XI (Portuense-Magliana), XII (Monteverde-Pisana) e XIII (Aurelio). Sul resto regna la stagnazione.

I BILANCI
Le altre arterie, dalla Cassia alla Casilina, invece, rischiano di essere ancora più penalizzate del solito sul fronte delle buche o, nella migliore delle ipotesi, doversi affidare ancora una volta agli intramontabili interventi in somma urgenza che tanti danni hanno creato ai bilanci del Campidoglio. Interventi, tra le altre cose, quasi mai risolutivi. Toppe su toppe che, alle prime piogge, saltano sistematicamente. «Anche sulle manutenzioni stradali si conferma il grande fallimento della giunta Raggi - attacca Fabrizio Ghera, capogruppo FdI in assemblea capitolina - Aggiudicazioni ferme, strade disseminate di voragini. Le promesse dei grillini finiscono in buca?».
 
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