Caso Mussolini, la comunità ebraica: «Dichiarazioni incommentabili, avanti con questi viaggi per insegnare a non banalizzare il male»

Da sinistra Della Rocca, De Vito e Ferrara
di Simone Canettieri
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Domenica 5 Novembre 2017, 16:43 - Ultimo aggiornamento: 17:27
dal nostro inviato
CRACOVIA  Le parole di Rachele Mussolini sono arrivate fin qui. E hanno lasciato tutti di sasso. La sindaca Virginia Raggi scuote la testa rileggendo quel "troppo clamore dietro a questi viaggi" ma anche "Hitler era un novellino in confronto alle vittime fatte dal comunismo". Mussolini auspica che il Comune faccia viaggi simili nei gulag e nelle foibe.

Ruben Della Rocca, vicepresidente della Comunità ebraica attacca: «Certe dichiarazioni si commentano da sole, fino a quando ci sarà chi banalizzerà l'Olocausto, chi definirà Hitler un novellino o chi metterà sulla bilancia altre tragedie non potremo fare altro che continuare a organizzare questi viaggi a fare pedagogia per non banalizzare il male».

Marcello De Vito presidente dell'assemblea dice a proposito delle parole della Mussolini: «Una dichiarazione deplorevole e infelice, non si può minimizzare su una tragedia storica immane».  E anche Paolo Ferrara, il capogruppo M5S interviene: «Preferisco concentrarmi su quello che ci ha insegnato la storia e, davvero, non commentare queste parole».
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