Roma, zanzara infetta, 13 casi accertati: aumentano i ricoveri in ospedale

Roma, zanzara infetta, 13 casi accertati: aumentano i ricoveri in ospedale
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 13 Settembre 2017, 08:35 - Ultimo aggiornamento: 13:32

Ad Anzio sono almeno trentacinque i casi sospetti di Chikungunya, la malattia virale trasmessa da zanzare infette. Nelle ultime 48 ore sono stati eseguiti prelievi di sangue su pazienti che presentano i sintomi: febbre alta, dolori articolari, puntini sulla pelle. Lunedì è scattato il Piano di sorveglianza nazionale attuato dalla Asl Rm6 e dalla Regione dopo l'accertamento di tre casi di Chikungunya nella zone di Lido delle Sirene e Cincinnato che hanno colpito romani in vacanza ad Anzio. I casi sospetti vengono segnalati dai medici di base o dal pronto soccorso al Dipartimento di prevenzione della Asl che contatta i pazienti e li invia in ospedale dove vengono sottoposti a prelievo di sangue che sarà poi esaminato a Roma allo Spallanzani.

Nei prossimi giorni altri cittadini saranno sottoposti agli esami.
I pazienti che si presentano in ospedale hanno tutti lo stesso sintomo: dolori articolari. E' la traccia che resta della malattia dopo la fase acuta della febbre. «Penso si tratti proprio di questa zanzara visto che ho questi sintomi da 20 giorni - spiega un uomo in attesa del prelievo - Ho passato giorni difficili: in UN primo momento il mio medico aveva pensato alla mononucleosi». Dopo un mese, i dolori articolari non abbandonano Franca, 40enne di Anzio, che abita a Lido delle Sirene. «In alcuni momenti i dolori alle ossa sono insopportabili - racconta mentre aspetta il suo turno - ma all'inizio ho avuto anche febbre altissima per tre giorni e puntini sulla pelle come fosse morbillo». Il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini ha intensificato il piano di disinfestazione in tutto il Comune. 
Mercoledì mattina si è svolta presso la sede della Regione Lazio una riunione convocata dall'Ente regionale con i responsabili del Centro Nazionale Sangue, del Centro Nazionale Trapianti, dell'Istituto Superiore di Sanità, con i dirigenti del Ministero della Salute, con il Centro Regionale Trapianti, il Centro Regionale Sangue e il Servizio Regionale Sorveglianza Malattie Infettive Seresmi per esaminare la situazione epidemiologica. Su questo, è stato deciso, sarà fatto un monitoraggio quotidiano.