CASE POPOLARI
Crescerà il numero delle pattuglie intorno alle case popolari di piazza Gasparri, uno dei fortini dei clan Spada e Fasciani; è in questa zona che venti giorni fa Roberto Spada ha aggredito una troupe della Rai e per questo assalto feroce oggi si trova nella sezione di alta sicurezza del carcere di Tolmezzo. Prevedibile che i controlli verranno estesi anche ad Acilia, in zona piazza Segantini, feudo della famiglia Guarnera. Lo stesso si può dire per il lungomare Paolo Toscanelli, dove tra gli stabilimenti e le case con vista sul bagnasciuga è forte la presenza dei Triassi.
ASSE COMUNE-VIMINALE
Sul litorale della Capitale il clima «non è semplice», va ripetendo da giorni la sindaca Virginia Raggi. Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, dopo avere saputo dei colpi esplosi in via Forni, proprio dove si affaccia la palestra degli Spada, ha detto che «non possiamo consentire che il litorale della Capitale possa essere condizionato dalle mafie. Il tema della liberazione di Ostia dalla mafia è irrinunciabile, ci giochiamo un pezzo della sovranità del Paese». È nelle sfide più difficili, ha detto il numero uno del Viminale, che si vede la forza dello Stato. «Saremo duri e intransigenti, perché quello che sta avvenendo a Ostia non è tollerabile in una democrazia». Parole apprezzate dal Campidoglio. «#FuoriLaMafiaDaRoma - ha twittato la sindaca - Bene Minniti su Ostia. Le istituzioni unite sono la risposta alla malavita. Siamo con i cittadini, non ci facciamo intimidire dalla minoranza mafiosa».
Anche a Palazzo Senatorio sono convinti che a Ostia, in questo frangente difficile, servano subito più agenti. La sindaca la settimana scorsa ha scritto al prefetto per chiedere la convocazione di un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che valuti la possibilità di «rafforzare i presidi» nel X distretto. «È necessario che tutte le forze dell'ordine e se serve anche l'esercito siano presenti a presidiare un municipio di Roma che è grande come una media città e dove sembra che le guerre tra clan stiano ricominciando», è il ragionamento di Raggi.
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