Lo studio di fattibilità - una prima bozza era stata presentata a metà maggio - ormai è in fase molto avanzata. Tanto che nei giorni scorsi gli ingegneri comunali hanno realizzato i primi controlli sul campo per capire dove posizionare i pilastri che dovranno sostenere la teleferica sognata dai grillini. Il progetto definitivo dovrebbe essere pronto per i primi mesi del 2018. Poi, è l'auspicio della giunta, dovrebbero partire i cantieri.
I TEMPI
La strada, va detto, è ancora lunga e piena di incognite. Ma la giunta Raggi ha fatto capire agli uffici del Comune e delle sue partecipate di non voler rinunciare a una delle promesse elettorali più conosciute (e dibattute) dei Cinquestelle. La funivia va realizzata, entro la fine della consiliatura. I tempi di costruzione secondo la stessa giunta si aggirano intorno ai 18-24 mesi. Ecco perché i lavori di costruzione devono partire il prima possibile.
LE FERMATE
Le cabinette, questo dice il progetto che circola al dipartimento Trasporti, si fermeranno in quattro stazioni: a Casalotti, sul Raccordo Anulare, a Torrevecchia, per fermarsi al capolinea di Battistini, vicino alla fermata della metro A. Non ci saranno altre stazioni, anche se i residenti del comitato promotore di fermate ne avrebbero volute almeno sette: «La cabinovia deve partire molto prima di Casalotti», avevano spiegato durante la presentazione. Ma non ci saranno modifiche. I convogli oscillanti sul Gra non supereranno di molto i 20 chilometri orari. Quindi per percorrere i quasi 4 km del tracciato, bisognerà impiegare circa 19 minuti. Quasi cinque minuti a chilometro.
COSTI E FINANZIAMENTI
C'è poi il nodo dei fondi. Ancora da chiarire. Perché non si è capito chi pagherà i costi della tratta volante Casalotti-Battistini. La Raggi, a maggio, ha giocato a carte scoperte: «Deve aiutarci il governo o la Regione», ha detto la sindaca insieme all'assessore alla Mobilità, Linda Meleo. I contatti col dicastero sono in corso. Di risposte ufficiali, però, ancora non ce ne sono state. Qualche perplessità da fugare, invece, c'è. A partire dall'impatto che l'opera avrebbe sulla città. Del resto si tratta di un'infrastruttura che trasporterebbe al massimo 43mila passeggeri al giorno (circa 3mila passeggeri all'ora, 1.600 per ogni senso di marcia). Per dire, la metro A ne trasporta 450mila al giorno, la B oltre 345mila.
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