Roma, morto in motorino a corso Vittorio, l'Argot riapre: una serata per Gabriele

Roma, morto in motorino a corso Vittorio, l'Argot riapre: una serata per Gabriele
di Maria Lombardi
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Giovedì 9 Febbraio 2017, 07:48 - Ultimo aggiornamento: 15:55

«Mi raccomando, Susy e Ricky, vestiamoci di sorrisi. Stiamo facendo un sforzo immenso. Aiutateci», Massimo abbraccia gli amici all'ingresso dell'Argot. Lei fa un lungo sospiro prima di scendere le scale del locale e nasconde gli occhi rossi. «Anche voi, ricacciate le lacrime. Fatelo per Gabriele». E la grande famiglia di Gabri che la sera si ritrovava in via dei Cappellari 93 per una chiacchiera e un drink, adesso sorride con dolore per lui, il barman di 28 anni morto domenica alle 5,40 in uno schianto su corso Vittorio Emanuele. Tornava a casa con lo scooter dopo il lavoro, dalla sua bambina di due giorni appena, Sofia, si è scontrato con un taxi. «L'Argot deve risplendere e brillare fin lassù». Lo deve a Gabriele Simonacci che lì ci ha lasciato l'anima, «e se è vero che ci guardi non possiamo deluderti». Si ricomincia, «dalle 23 in poi, come sempre». Già ieri Francesco e Gianluca, i soci e amici, dietro al bancone si mostrano quelli di sempre. «Danielone, questo è per te. Poi pagate quello che prendete, eh!», scherzano e servono, shakerano e salutano quelli che arrivano, tanti sempre di più, «grazie». Qualcuno si avvicina ad abbracciarli, abbracci lunghi e silenziosi, e allora è difficile far finta che Gabriele sia ancora accanto a loro. «Ma lui è qui, ogni cosa parla di Gabriele, continuerà a vivere con noi». Mercoledì sarebbe stato il suo compleanno, 29 anni, «faremo una bellissima, e poi dobbiamo pensare a Sofia». C'è la mamma di Gabriele, «venerdì nonna e domenica senza più figlio», e anche le mamme di Francesco Bolla e Gianluca Melpha. Loro tre, la Argot family, un team affiatatissimo da quasi tre anni. Prima avevano lavorato fianco a fianco all'Espargo e poi deciso di aprire il cocktail bar a due passi da Campo de' Fiori, «qui c'era un piccolo teatro, l'hanno trasformato in un salottino, si ritrovano anche gli chef e i proprietari dei locali qua intorno quando chiudono i loro locali».

IL CONCERTO
Oggi alle 14, l'ultimo saluto a Gabri, i funerali nella chiesa di San Pio X in piazza della Balduina. E domani sera, dalle 23, si terrà un concerto per «ricordare il nostro Fratello». Suoneranno gli artisti che in questi anni si sono esibiti sul palco del locale: Giulia Attardi, Stefania Calandra,A-trio, Azzurra Tassa, Marcello Domenichini, Liquid move project feat. Eric Daniel, The Living Room, Stefano Scarfone. «In questi momenti la cosa più difficile è trovare la forza di capire da dove ricominciare a vivere, un motivo per alzarsi la mattina, trovare un senso ad ogni singolo gesto quotidiano», ha scritto su facebook Francesco Bolla. Il senso adesso è questo, «portare avanti i suoi sogni, prendersi cura della piccola Sofia, di Mariateresa e della sua Famiglia, renderlo fiero di averci scelto nella sua vita». E si riparte, dice Francesco, «dal sotterraneo mal concio che grazie a lui, la sua forza e la sua determinazione è diventato un sogno di tutti e tre, c'è un suo gesto in ogni cosa, ogni oggetto ogni singolo angolo, lì sotto siamo ancora in tre. Gabri c'è ancora....»