Incendio a Pomezia, la nube arriva anche a Roma. Chiusa la tenuta di Castelporziano

Un casolare all'Infernetto e il cielo plumbeo
di Alessia Marani
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Sabato 6 Maggio 2017, 10:40 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 00:21

L'allarme nube tossica dopo l'incendio di ieri esploso alla EcoX di Pomezia, sulla via Pontina, si è già spostato nella Capitale dove, da questa mattina, soprattutto i residenti dell'hinterland del X Municipio, dell'Infernetto, Acilia e Madonnetta, stanno tartassando i centralini dello 060606 del Comune di Roma per sapere come debbono comportarsi. Il Quirinale, intanto, ha sospeso in via precauzionale, per oggi, sabato 6 maggio e domani, domenica 7 maggio, le visite del pubblico alla Tenuta Presidenziale di Castelporziano. L'area a Sud di Roma, infatti, non è distante da Pomezia e la tenuta stessa confina con la va Pontina e Pratica di Mare.
 

 


«L'aria è irrespirabile - denuncia Francesca P., bancaria dell'Infernetto - tenere le finestre aperte è impossibile. A Pomezia so che la Asl ha dato indicazioni precise alla popolazione qui da noi a Roma ancora nulla». I residenti lanciano l'sos anche attraverso i social e si confrontano. Bruciori agli occhi, riniti. «Sapete cosa mi hanno risposto stamattina al comune di Roma? L'incendio è risolto state tranquilli! Io non sono tranquilla x nulla ho dei bambini dove li porto a respirare ?», chiede sul gruppo Fb di zona Miriam P. «Zona via Ferrari odore di plastica bruciata pesantissima», aggiunge Fabio. «La plastica bruciata emette diossina sostanza cancerogena se inalata per molto tempo. Questa nube rimarrà per poco tempo, quindi basta limitare le uscite all'aperto. Se rimanesse per molti giorni potrebbe essere dannosa», prova a spiegare Sigfrido. «Comunicazione: non so se qualcuno sta bruciando la plastica qui intorno ma si sente lo stesso odore di Pomezia (plastica bruciata), lo dico perché ieri stavo da quelle parti», dice Agnese N. Giuseppe, 70 anni, abita in viale di Castelporziano e racconta: «Per sicurezza abbiamo comprato le mascherine».
Segnalazioni arrivano anche dal Torrino, Mostacciano e dal Laurentino. Sul gruppo Fb Fonte Laurentina è apparso un post che spiega: «Aggiornamento nube tossica. Secondo l'Assessore all'ambiente del nostro municipio: "La nube derivata dall'incendio di Pomezia nel primo mattino ha raggiunto, contrariamente alle previsioni meteo, i quartieri di Tor de Cenci, Vitinia e Spinaceto. Si raccomanda di seguire le indicazioni emesse ieri dalla ASL, tenere finestre chiuse, lavare molto bene verdure di produzione locale, limitare al massimo gli spostamenti all'aperto"». Subito gli internauti hanno precisato che il riferimento è a quanto dettato dalla Asl dei Castelli/Pomezia nel giorno precedente e non dalla Asl Rm C di zona. Persino a Bracciano è stato avvertito l'odore acre della plastica: «Una puzza insopportabile», dice Stefano, 53 anni. 

La sindaca di Roma Virginia Raggi, a quanto si apprende, è in Campidoglio in contatto con Arpa, Protezione Civile, Polizia Locale e Polizia Città Metropolitana per monitorare la situazione della nube. Raggi ha convocato il Coc, il Centro Operativo Comunale, per monitorare la situazione. Dal Campidoglio è stata avanzata richiesta all'Arpa per predisporre una centralina mobile in zona Spinaceto. «Al momento - si legge in una nota del Campidoglio - dalle centraline Arpa non si rilevano dati di sostanze inquinanti rilevanti né superamenti dei limiti imposti per la qualità dell’aria dalla normativa vigente. Tuttavia sono arrivate segnalazioni di odori fastidiosi in alcune zone di Roma sud. L’Arpa non ha diramato nessun invito a chiudere le finestre ma questa misura può essere utile come rimedio contro gli odori».

Intanto la direzione dell'Outlet di Castel Romano ha fatto sapere che nella mattinata è stata decisa la temporanea chiusura in via precuazionale del complesso commerciale, «pronto a riaprire dalle 12». «La chiusura - si legge in una nota - è stata decisa stamattina in via del tutto precauzionale causa cattivo odore legato all'incendio di ieri a Pomezia. L'area in cui il Centro è ubicato non è stata coinvolta, se non appunto per il cattivo odore, che sta già fortemente diminuendo. Il direttore del Centro è costantemente in contatto da ieri con le autorità locali preposte
e i Vigili del fuoco per attuare, nel caso, eventuali misure di sicurezza, che ad ora non sono state richieste dalle autorità stesse».

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