Roma, Rimprovera un automobilista che lo aveva quasi investito e viene massacrato di botte: bengalese in fin di vita

Roma, Rimprovera un automobilista che lo aveva quasi investito e viene massacrato di botte: bengalese in fin di vita
di Marco De Risi
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Lunedì 14 Marzo 2016, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 12:36
Un cittadino del Bangladesh di 37 anni lotta fra la vita e la morte per un'emorragia cerebrale, dopo essere stato aggredito a mani nude da un automobilista che, dopo essere fuggito, è stato rintracciato poco distante dalla polizia. Il tentato omicidio è avvenuto alle due di notte di domenica in via dei Levii, al Quadraro: a finire in manette un 25enne romano con precedenti di polizia che è stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli. L'uomo aggredito, incensurato, sposato con figli, versa ora in coma alle Figlie di San Camillo in via dell'Acqua Bullicante. La sua “colpa” è stata quella di aver rimproverato un ragazzo alla guida di un Mercedes. Il giovane, probabilmente ubriaco, aveva sbandato finendo contro un palo della segnaletica stradale evitando per un pelo di investire il bengalese. A quel punto è nato un alterco che ha avuto come epilogo il brutale tentato omicidio. Il ragazzo è uscito dall'auto e, come una belva, ha colpito a calci e pugni il passante fino a lasciarlo esanime in terra in una pozza di sangue. Poi, come nulla fosse, è risalito in auto ed è fuggito. Un automobilista ha assistito alla scena. «Quel tizio non si fermava più - ha raccontato agli agenti - Si è scagliato contro quell'uomo e ha smesso di picchiarlo solo quando lo ha visto cadere in terra senza poter reagire».
 

LA FUGA E L'ARRESTO
Il testimone ha telefonato alle forze dell'ordine descrivendo la scena e, sebbene in modo sommario, anche la Mercedes e la fisionomia del giovane a bordo. Le pattuglie della polizia si sono subito dirette sulla Tuscolana, verso Porta Furba, e dopo qualche minuto hanno avvistato la Mercedes che aveva la carrozzeria ammaccata sulla fiancata, avendo colpito il palo in via dei Levii dove è avvenuto il pestaggio. Il ragazzo ha tentato di fuggire ma è stato raggiunto e ammanettato dagli agenti che l'hanno trovato stordito dall'alcol.
Una volta portato al commissariato Tuscolano, ha cercato di minimizzare l'accaduto raccontando di non essersi reso conto di quanto stava facendo. Ma il referto medico del bengalese parla in tutta la sua drammaticità: trauma cerebrale con conseguente emorragia cerebrale. L'uomo è ora intubato nel reparto di Terapia intensiva, la prognosi è rigorosamente riservata.
In ospedale, ieri mattina, sono arrivati i parenti del bengalese, distrutti dal dolore. «E' una persona pacifica - racconta un amico - Da tanti anni vive a Roma con la famiglia. E' un lavoratore. Non riesco a credere che sia in fin di vita per una lite così banale, insignificante».
Domenica notte sul posto del pestaggio è intervenuta anche una squadra della polizia scientifica che ha effettuato un minuzioso sopralluogo.
 
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