LA FUGA E L'ARRESTO
Il testimone ha telefonato alle forze dell'ordine descrivendo la scena e, sebbene in modo sommario, anche la Mercedes e la fisionomia del giovane a bordo. Le pattuglie della polizia si sono subito dirette sulla Tuscolana, verso Porta Furba, e dopo qualche minuto hanno avvistato la Mercedes che aveva la carrozzeria ammaccata sulla fiancata, avendo colpito il palo in via dei Levii dove è avvenuto il pestaggio. Il ragazzo ha tentato di fuggire ma è stato raggiunto e ammanettato dagli agenti che l'hanno trovato stordito dall'alcol.
Una volta portato al commissariato Tuscolano, ha cercato di minimizzare l'accaduto raccontando di non essersi reso conto di quanto stava facendo. Ma il referto medico del bengalese parla in tutta la sua drammaticità: trauma cerebrale con conseguente emorragia cerebrale. L'uomo è ora intubato nel reparto di Terapia intensiva, la prognosi è rigorosamente riservata.
In ospedale, ieri mattina, sono arrivati i parenti del bengalese, distrutti dal dolore. «E' una persona pacifica - racconta un amico - Da tanti anni vive a Roma con la famiglia. E' un lavoratore. Non riesco a credere che sia in fin di vita per una lite così banale, insignificante».
Domenica notte sul posto del pestaggio è intervenuta anche una squadra della polizia scientifica che ha effettuato un minuzioso sopralluogo.
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