Bimbo morto a Maccarese: sotto torchio gli amichetti di Alessandro

Bimbo morto a Maccarese: sotto torchio gli amichetti di Alessandro
di Mirko Polisano
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Ottobre 2016, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 07:52

«Giocavi con Alessandro, quel giorno?» e ancora «avete corso insieme fino al canale?». Le domande rivolte agli amichetti del piccolo Ale durante le audizioni protette non fanno altro che aumentare i dubbi degli inquirenti. Dagli atti secretati in Procura, nessuno ammette che quel giorno era con l'undicenne trovato morto il 3 ottobre scorso nel canale di scolo di Maccarese. Così adesso si scava nei segreti dei bambini che cercano di scappare da questo incubo nascondendosi dietro silenzi, «non so» e «non ricordo».Interrogatori difficili a cui i bambini reagiscono spesso anche piangendo. «Non parlano perché potrebbero essere sotto choc pur non avendo nulla da nascondere», ribadiscono fonti di polizia.

LE DIFFICOLTÀ
Saranno ascoltati di nuovo nei prossimi giorni, subito dopo gli ultimi esiti degli accertamenti autoptici richiesti dal medico legale. Saranno interrogati con i loro genitori accanto affinchè qualcuno possa essere più libero di raccontare tutto ciò che sa. Il pressing degli inquirenti è proprio sulle famiglie. «Alcune cose le hanno già dette i grandi», fanno sapere dal commissariato. A loro gli agenti hanno chiesto in queste ultime ore, da quando la pista del gioco finito male sta convincendo gli investigatori e si sta facendo largo tra tutte le altre ipotesi, di segnalare ogni atteggiamento insolito dei propri figli. Le indagini sulla morte di Alessandro Elisei si concentrano ora sui racconti dei suoi amichetti, ma anche sui loro comportamenti. I bambini saranno seguiti durante le audizioni, ancora una volta, da un team di psicologi, proprio per proteggerli anche se qualora dovessero avere delle responsabilità. Dalle testimonianze dei familiari, invece, la polizia ha già individuato alcuni «elementi chiave» che saranno a breve inseriti in una relazione che sarà trasmessa al pm Alessandra D'Amore.

LE VALUTAZIONI
Nessuno di loro ha però confermato che il figlio stesse sul canale con Alessandro. Sarà la Procura poi a valutare i provvedimenti da prendere, compreso quello dell'iscrizione nel registro degli indagati. Ipotesi inapplicabile in caso di minori al di sotto dei 14 anni così come appare inconciliabile una eventuale accusa di favoreggiamento per i genitori. Ma «chi sa parli - scrive in una lettera aperta Simona Righetti, la mamma di Alessandro- volevo rivolgere un appello a tutte le famiglie di Maccarese: se qualcuno ha visto qualcosa vi prego di rivolgervi alle autorità». Non si esclude che Alessandro possa aver visto alcuni suoi coetanei giocare vicino al canale e li abbia raggiunti. Durante le interrogazioni i bambini chiamati sembrano impauriti: secondo gli investigatori, qualcuno di loro potrebbe essere scappato senza chiedere aiuto a causa della troppa paura. Gli psicologi della squadra mobile di Roma hanno parlato in questi giorni a lungo con le famiglie che vivono nella zona di Campo Salino dove abitano i nonni di Alessandro dei quali il bambino era ospite il giorno che è morto. La polizia nelle ultime 48 ore ha di nuovo bussato porta a porta nel comprensorio per cercare testimoni, ma nessuno ha saputo dire nulla.