Centro, stop ai minimarket: stretta su frutterie e laboratori nei luoghi tutelati dall'Unesco

Centro, stop ai minimarket: stretta su frutterie e laboratori nei luoghi tutelati dall'Unesco
di Fabio Rossi
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Sabato 2 Aprile 2016, 09:10 - Ultimo aggiornamento: 20:42
Stop all'invasione di minimarket, frutterie e gelaterie nei salotti buoni di Roma e all'apertura di impianti di autolavaggio nella Città storica. Il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca ha deciso di riordinare la distribuzione delle attività commerciali nel centro della Capitale, che negli ultimi anni si era sviluppata in modo molto disordinato, creando proteste dei residenti e problemi di decoro nelle aree di maggior pregio della Città eterna. La delibera, firmata da Tronca con i poteri dell'assemblea capitolina, esclude dalla lista delle attività tutelate i negozi di vicinato di generi alimentari - come i minimarket e le frutterie - e i laboratori artigianali dello stesso settore: per esempio gli esercizi di gastronomia calda e fredda, le gelaterie, le pasticcerie e i laboratori di pasta fresca. Nell'elenco restano, tra l'altro, librerie, erboristerie, antiquari, gallerie d'arte, gioiellerie, profumerie, cartolerie, negozi di strumenti musicali, dischi, giocattoli, piante e fiori, filiatelia e numismatica, arredamenti di pregio, alta moda, articoli religiosi e arredi sacri (eccetto i souvenir).
 
LA MAPPA
L'esclusione di questi esercizi dalle attività tutelate non è un atto puramente formale: non se ne potranno aprire di nuovi in tutte le strade e le piazze che fanno parte della lista dei siti tutelati dall'Unesco: niente nuovi minimarket o gelaterie, per esempio, a Campo de'Fiori, piazza Madonna dei Monti, via Sistina, via Belsiana, via dei Coronari o piazza di Sant Cecilia. Nelle altre strade della Città storica, invece, questi negozi si potranno aprire soltanto in locali dove non vi fossero in precedenza attività che rientrano nella lista di quelle tutelate, oppure in locali inutilizzati da almeno tre anni.

IL CONSUMO
Per venire incontro alle esigenze di decoro avanzate dagli abitanti del centro storico, poi, sarà limitata l'area utilizzabile per consumare i cibi e le bevande nello stesso locale: non potrà superare il 25 per cento della superficie totale dell'esercizio. Lo stop deciso dal commissario straordinario riguarda anche gli autolavaggi che negli ultimi anni si sono moltiplicati ovunque, come dimostrano di dati raccolti lo scorso anno dalla commissione capitolina commercio, creando anche pericoli ambientali. Il provvedimento del Campidoglio prevede il divieto assoluto di apertura di impianti di autolavaggio in tutto il territorio della Città storica.
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