Roma, i quartieri della movida in rivolta: «Manca l'ordinanza anti-alcol»

Roma, i quartieri della movida in rivolta: «Manca l'ordinanza anti-alcol»
di Lorenzo De Cicco
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Lunedì 4 Luglio 2016, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 08:58
Ci sono le guerre intestine, a colpi di dossier e di veti, nella maggioranza pentastellata che non permettono a Virginia Raggi di varare la sua giunta, ma anche le piccole e grandi battaglie che devono combattere ogni giorno i cittadini di Roma. Le sfide quotidiane al degrado che attanaglia la Città eterna, per esempio. E senza una squadra di governo a Palazzo Senatorio, diventa tutto più difficile. Provvedimenti lasciati scadere e mai rinnovati (vedi le ordinanze contro centurioni, salta fila e risciò abusivi), altri che finiscono nel dimenticatoio, mentre i problemi restano. È il caso dell'ordinanza anti-alcol, eterno strumento di lotta alla movida sregolata, fatta di schiamazzi fino a tarda notte, bottiglie e fiaschette abbandonate che si affastellano nei vicoli e nelle piazze della Grande bellezza, turisti ubriachi a zonzo per la città, col rischio che magari la sbornia partorisca, come è avvenuto in passato, l'idea di un tuffo nelle fontane seicentesche.

NIENTE MULTE
Per mettere un freno agli eccessi del famigerato «popolo della notte», assetato di sballo con l'arrivo del primo caldo, per anni il Campidoglio, in genere a metà giugno, ha sfornato il provvedimento contro birre, vino e liquori vari: una sfilza di restrizioni sia per i clienti che per i gestori dei locali che alzano le serrande nei quartieri più bazzicati da chi va in cerca di divertimenti a tasso alcolico variabile. Difficile dire che questi divieti fossero la panacea di tutti i mali, dato che di vigili a controllare ce ne sono sempre stati pochi. Ma è anche vero che, ora come ora, pure il pizzardone più volenteroso si troverebbe ad operare con armi spuntate: la sindaca Raggi, ancora alle prese con le caselle della giunta da riempire, non ha firmato l'ordinanza estiva. «E senza questo tipo di provvedimento - spiega il funzionario Gabriele Di Bella, responsabile dell'Associazione Vigili urbani di Roma - gli agenti della Polizia locale, ma anche le forze dell'ordine per i casi di ordine pubblico, si ritrovano senza l'unico strumento giuridico che può limitare gli eccessi». Addio multe, quindi. «E i quartieri rischiano di diventare terra di nessuno».
 
I più preoccupati sono i minisindaci dei quartieri centrali della Capitale. Appena insediati, già alle prese con le lettere di protesta dei residenti costretti a convivere con trambusti e lattine abbandonate sotto casa. Sabrina Alfonsi (Pd), presidente del I Municipio, ha annunciato che oggi scriverà una lettera alla sindaca per metterla al corrente del problema. E per chiedere un incontro. «Come municipio abbiamo già votato una richiesta per estendere l'ordinanza anche all'Esquilino, all'interno del parco di piazza Vittorio, e al Celio. Oggi invece ci troviamo in piena estate senza nessuno strumento per evitare il caos». Un provvedimento, il distretto del Centro storico, lo aveva chiesto già al commissario Tronca. «Avevamo fatto presente - dice Stefania Di Serio, presidente uscente della Commissione Commercio e Ambiente - che con l'arrivo della stagione estiva il fenomeno degli ubriachi in strada si acuisce, provocando situazioni di degrado e insicurezza». La vecchia ordinanza, secondo l'amministrazione del Centro «aveva prodotto buoni risultati nelle aree più interessate dal fenomeno. Soprattutto era riuscita ad evitare la migrazione da un quartiere all'altro per aggirare i divieti».

PUB SEMPRE APERTI
Chiede un intervento «urgente» al Comune, anche Francesca Del Bello, presidente del II Municipio, la circoscrizione della zona universitaria, di San Lorenzo, ma anche di piazza Bologna. «Serve un provvedimento anche per mettere un limite all'apertura dei locali. Non parliamo solo di degrado, ma anche di un problema di ordine sociale. La movida estiva è già cominciata da un mese, i cittadini sono esasperati». Come a dire: la nuova inquilina del Campidoglio, oltre ai componenti della sua giunta, pensi anche al cocktail impazzito della movida romana.

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