Roma, sulle strisce blu è boom di multe: 160mila in più solo nell'ultimo anno

Roma, sulle strisce blu è boom di multe: 160mila in più solo nell'ultimo anno
di Lorenzo De Cicco
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Venerdì 13 Ottobre 2017, 07:19
O gli automobilisti romani, in un anno solare, sono riusciti a moltiplicare il proprio tasso di menefreghismo verso parcometri e strisce blu oppure gli ausiliari dell'Atac hanno cominciato a lavorare con ritmi decisamente meno blandi rispetto a quelli a cui erano abituati in passato. In attesa di risolvere il quesito, i dati del 2016 dicono che le multe sulla sosta tariffata della Capitale hanno registrato una crescita davvero eccezionale: +33,7 per cento, si legge in un rapporto dell'azienda dei trasporti.
Qualche numero: nel corso del 2015 i verbali staccati dai dipendenti dell'Atac muniti di pettorina catarifrangente erano stati 466.037. Nel 2016 invece le sanzioni sono state 623.326, quasi 160mila in più rispetto all'anno precedente. La stessa azienda dei trasporti, alle prese con una situazione finanziaria disastrosa tanto da essersi rivolta al Tribunale fallimentare per chiedere il concordato in bianco, ammette che quella delle strisce blu è una delle poche attività che nell'ultimo anno ha fatto registrare numeri positivi. Infatti nella relazione di gestione allegata al bilancio si legge che «il numero di avvisi di accertamento elevati dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016 risulta notevolmente superiore agli avvisi elevati nel corso dell'anno 2015». Un incremento che balza ancora di più agli occhi se comparato con i numeri del 2014, quando gli ausiliari staccarono 450mila contravvenzioni, quasi 170mila in meno rispetto al 2016.

I QUARTIERI
Gli incassi maggiori arrivano dal quartiere Trieste-Salario, che da solo conta oltre il 10 per cento dei parcheggi blu di Roma (8.804 stalli sui 76mila totali sparsi per la città), seguono Nomentano (7.019 posti auto), il quartiere Della Vittoria (6.101 parcheggi) e il Pinciano (4.420 posti).
Non tutto però è filato liscio, l'anno scorso. Un bug nei parcometri ha fatto perdere migliaia di euro alla società del Campidoglio (e quindi ai romani). Quanto? «Il potenziale nocumento economico è pari a 3mila euro al giorno», si legge in un altro documento della partecipata.

IL PASTICCIO DELL'APPALTO
Il pasticcio delle macchinette che inghiottono le monetine per pagare le strisce blu risale all'estate 2016, quando è scaduto l'appalto per la manutenzione delle 2.500 colonnine che stampano i ticket. Tutto d'un tratto la municipalizzata si è ritrovata senza «un sistema di controllo da remoto dei parcometri». Risultato? Impossibile garantire «il controllo degli incassi».
In sostanza, senza il vecchio gestore, il sistema è stato disattivato. E Atac non è più stata in grado di «monitorare in tempo reale le segnalazioni di allarme della maggior parte dei parcometri, causando così un elevato tasso di malfunzionamenti non preventivabili, con un considerevole calo della funzionalità e della relativa disponibilità per l'utenza». Ecco perché, si scopre ora, secondo le stime dell'azienda durante «l'estate del 2016» i parcometri hanno perso circa «3mila euro al giorno». Già alla fine di luglio, la vecchia governance di Atac ha firmato un contratto per riattivare il prima possibile l'appalto con il costruttore degli apparecchi e ora, per fortuna, i parcometri funzionano tutti senza intoppi. Resta da capire per quanto tempo centinaia di macchinette sono rimaste in tilt. E quanti soldi sono stati persi.