Iniziata nel 2013 e diventata da subito la più grande manifestazione di massa della storia dell'umanità, One Billion Rising rinnova quindi alle donne e agli uomini di tutto il mondo l'appuntamento per il giorno di San Valentino: non fiori e cioccolatini, quindi, ma una testimonianza diretta dell'impegno e della volontà profonda di fermare con ogni mezzo culturale, legale e civile la violenza. Un’azione forte e una rivoluzione che comincia proprio dal corpo, che balla, esprimendo spontaneità ed energia al ritmo dei tamburi, per trasformare il dolore in potere.
In Italia, dove "One Billion Rising" vede l'adesione di Differenza Donna, Amnesty International Italia, D.I.RE, Emergency, CGIL, Terre des hommes, ArciLesbica e molte altre associazioni e scuole, l'attenzione si concentra sulle donne che vivono una condizione di paura ed emarginazione quotidiana, come le migranti, costrette ad abbandonare il loro Paese per sfuggire a guerre e condizioni di vita inaccettabili, e vittime spesso di violenza fisica e psicologica durante le loro fughe, lunghe e dolorose.
Ricco e ampio è l'elenco degli eventi che domani animeranno la giornata di festa e di impegno in tutto il territorio nazionale: cortei, concerti, flash mob, danze, spettacoli, proiezioni e canti si alterneranno in tutto il mondo e in Italia, da Trieste a Palermo, da Trento a Sassari, da Galatina a Rimini, città idealmente unite in un corpo solo, e in un'unica voce, potente ma gentile, che il 14 febbraio prenderà vita nelle piazze del mondo intero (per informazioni: http://www.onebillionrising.org/events/one-billion-rising-revolution-2016-piazza-vittorio-emanuele-ii-roma/; https://www.facebook.com/events/230267110643153/).
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