Ostia, sfida tra 9 candidati: sulle liste vigila l'Antimafia

Ostia, sfida tra 9 candidati: sulle liste vigila l'Antimafia
di Mirko Polisano
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Sabato 7 Ottobre 2017, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 09:29
C'è chi regala pacchi di pasta ai bisognosi (Casapound), chi serve la pizza nei ristoranti (è il format M5S) e chi ancora offre un caffè (sospeso?) come nel caso di don Franco De Donno. Le elezioni di Ostia incombono: i partiti ricorrono a metodi più o meno nuovi per accalappiarsi il consenso. Il dado è tratto: alle 12 di oggi scade il tempo per presentare le liste e i candidati in corsa. L'offerta politica è vasta tra liste civiche e vecchi simboli. Sono in tutto nove i candidati alla carica di mini-sindaco del X municipio, per un totale di 16 liste. In tutto gli aspiranti consiglieri municipali sono 355. In posti in ballo per il parlamentino di Ostia sono 24.

I PERSONAGGI
Monica Picca, alfiera di Fratelli d'Italia, è sostenuta da ben cinque liste: la propria, quella del partito di Giorgia Meloni, Forza Italia, Noi con Salvini, Liberi (mix di lista Marchini, Cuori italiani del senatore Andrea Augello e Direzione Italia di Fitto) più una lista civica per Picca presidente. Casapound, che i sondaggi addebitano come la vera sorpresa di queste urne, è riuscita a mettere insieme tre liste intorno a Luca Marsella. Il giornalista Andrea Bozzi, che si batte per l'indipendenza di Ostia dal Comune di Roma, può contare su due cartelli elettorali. Tutti gli altri, invece, si presentano soli. Il Pd, che ha rispolverato il green Athos De Luca, questa mattina si presenterà alla stampa ai Giardini di Roma, dalle parti d'Acilia, quindi nell'entroterra. C'è poi Franco De Donno, il don Gallo del litorale, prete di frontiera, sostenuto da quasi tutta la sinistra: da Mdp a Insieme passando per Sinistra Italiana. Non poteva certo mancare una micro-scissione rossa: Eugenio Bellomo per Sinistra unita, l'ala più rifondarola. Sono elezioni municipali ma hanno il respiro nazionale, anche perché guardano a Roma. Ecco dunque Giovanni Fiori a nome del Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi. Poi c'è la favorita, almeno secondo i sondaggi, Giuliana Di Pillo, la Raggi del mare, la pentastellata che, nonostante un calo fisiologico rispetto all'exploit del 2016 del M5S, veleggia avanti a tutti. In questa orda di candidati ieri sera è spuntato anche Marco Lombardi, l'ultimo arrivato della compagnia. E' un avvocato comunale che si oppose, senza successo, al commissariamento per mafia di Ostia. Presentò anche un ricorso al Tar.

IL FARO
Da ieri c'è la fila all'esterno degli uffici comunali di via Petroselli in Campidoglio per la consegna degli incartamenti e delle firme che per essere conformi dovrebbero essere state validate da un notaio o da un cancelliere. E non si escludono sorprese dell'ultim'ora. Intanto, sui nomi degli aspiranti candidati e consiglieri arriva il faro dell'antimafia. La commissione parlamentare d'inchiesta ha fatto sapere ufficialmente che avvierà un lavoro di monitoraggio anche sulle liste in corsa per il X Municipio. La commissione parlamentare antimafia, la prossima settimana, convocherà in audizione la presidente della Commissione elettorale circondariale di Roma, Enza Caporale. Il rischio è che possano esserci anche a Ostia «elementi incandidabili». Saranno passati al setaccio i casellari e le posizioni giudiziari di tutti i candidati. Oggi, la chiusura delle liste e da domani si entrerà nel vivo della campagna elettorale.
Simone Canettieri