Roma, rubavano alimenti in ospedale: condannati

Roma, rubavano alimenti in ospedale: condannati
di Adelaide Pierucci
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Sabato 17 Febbraio 2018, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 16:05

Magazzinieri di giorno e ladri di notte, nello stesso luogo: la mensa dell'ospedale Grassi di Ostia. Campo d'azione, l'enorme cella frigorifera della società di ristorazione che gestisce il servizio pasti per i pazienti, da dove due dipendenti arraffavano derrate alimentari di ogni tipo per rivenderle poi, a pressi stracciati, ad amici ricettatori. Uno schema replicato più di una volta, scoperto con un blitz e una retata di arresti, che ieri ha fatto contare due condanne e un'assoluzione. Un magazziniere ritenuto infedele, Fabio Colatosti, è stato condannato dal giudice monocratico ad un anno e dieci mesi di carcere, pena sospesa; Luigi Trenta, barista di corso Duca di Genova, a Ostia, considerato ricettatore dei pasti dell'ospedale, se l'è cavata con una pena appena più leggera, un anno e quattro mesi. Un secondo commerciante invece è stato assolto.

LA SPALLA
Secondo la ricostruzione della procura, Colatosti, dipendente della Serist Servizio Ristorazione, faceva da spalla a un altro magazziniere, Patrizio Biasini, spesso presente nei locali della mensa specie di notte, già condannato in abbreviato a poco più di un anno e allontanato dalla società. «Insieme - scrive il pm Maria Caterina Sgrò - si impossessavano di genere alimentari in numero imprecisato». Colatosti viene immortalato mentre traffica di notte col collega, come Biasini in più occasioni filmato dal sistema di videosorveglianza. Nella notte tra il 7 e l'8 novembre 2015, l'ex magazziniere manolesta avrebbe forzato la porta della cella frigorifera, provocando un danno da quattromila euro, e portato via quattordici chili di prosciutto cotto e trenta di crudo, sei chili di pecorino, sei di grana grattugiati e altri sei di pancetta tesa.

Dopo una decina di giorni - il 17 dello stesso mese - un secondo colpo: sedici confezioni di tonno sott'olio, biscotti per bambini, omogeneizzati di vitello e manzo, pastina sabbiolina. Il 25 novembre successivo, invece, dagli stessi locali, era sparita un'affettatrice da tremila euro. La società che gestisce il servizio mensa nell'ospedale, la Sirest, assistita dagli avvocati Giovanni Zoppi e Roberto Scaramella, si è costituita parte civile, calcolando di aver subìto un danno di ottantamila euro.
Nel frattempo, però, lo scorso autunno Colatosti è stato reintegrato in azienda perché, secondo il giudice del lavoro, non c'erano prove a suo carico. Ma la società, dopo la condanna penale, darà battaglia fino in Cassazione per licenziare il magazziniere. I due dipendenti erano stati arrestati nel dicembre 2015, dopo che l'azienda si era attrezzata con le telecamere per stanare i ladri. In un primo filmato, nessun dubbio sull'autore di un furto: un magazziniere, poi licenziato, era stato ripreso per un'ora e mezza mentre cercava di scardinare la cella frigorifera. Inutile il tentativo di cancellare le impronte digitali. Per portare a termine l'operazione Take away gli agenti del commissariato di Ostia si erano travestiti pure da infermieri.

 
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