Piazza Navona, blitz d'agosto per salvare i Tredicine

Piazza Navona, blitz d'agosto per salvare i Tredicine
di Camilla Mozzetti
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Martedì 22 Agosto 2017, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 15:54
Nell'assessorato al Commercio di Roma Capitale molti uffici sono ancora vuoti. Il canto delle cicale copre le voci degli impiegati. Il responsabile, Adriano Meloni, è ancora lontano a smaltire gli ultimi giorni di ferie. Ma intanto si organizzano e si svolgono un po' alla chetichella conferenze dei servizi per scegliere il futuro della festa della Befana di piazza Navona che partirà da cronoprogramma il prossimo 8 dicembre. Una sorta di blitz, che pare andare a vantaggio dei soliti noti: i Tredicine e la lobby dei commercianti.
Ufficialmente, bisogna rispettare i tempi di legge che impongono al Comune la pubblicazione del bando per l'assegnazione dei posteggi non oltre i 90 giorni che precedono l'appuntamento, ma l'indirizzo appare già chiaro. Le novità? Tutt'altro che rivoluzionarie. Perché a prevalere, stando almeno alle indicazioni date finora, (il bando uscirà intorno al 4 settembre), saranno ancora una volta i vecchi ambulanti (molti dei quali vicini alla famiglia Tredicine) a cui potrebbero essere riservati 6 posteggi in più grazie al dimezzamento degli spettacoli viaggianti (tiro a segno e simili). Eppure, mesi fa, il Campidoglio aveva annunciato: «Da quest'anno si cambia». Della serie: a piazza Navona tornerà il decoro, la qualità e l'onestà. Sembrerebbe il contrario a vedere gli esiti della riunione di ieri. La rassegna secondo il nuovo Regolamento per il commercio su area pubblica, licenziato (non senza polemiche) dal consigliere grillino Andrea Coia e approvato dall'Assemblea capitolina, figura come Fiera. Ciò significa che nella fase di assegnazione dei posteggi, l'anzianità delle licenze varrà per il 40%. E chi ne beneficerà? I soliti operatori, molti dei quali riconducibili per l'appunto alla famiglia che nella Capitale detiene e gestisce uno numero enorme di licenze. Il I Municipio, che è stato defenestrato dall'organizzazione della rassegna, aveva chiesto che fosse cambiata la natura dell'appuntamento per garantire la partecipazione al bando di un maggior numero di operatori. Ma non c'è stato nulla da fare. Le richieste, espresse dall'assessore al Commercio, Tatiana Campioni, in più di un'occasione sono cadute nel vuoto.
LE NOVITÀ
Nella riunione di ieri è stata poi ribadita la volontà di modificare i posteggi. Le postazioni da mettere a bando restano 63 (compresa la giostra, il teatro dei burattini e il fotografo), di cui la quota maggiore - 48 - sarà riservata alle attività commerciali e artigianali. C'è però una novità, che pare pensata per agevolare proprio gli ambulanti. Le 12 postazioni per gli spettacoli viaggianti saranno ridotte a 6 mentre i 6 banchi che saranno così recuperati, saranno usati per la «promozione di nuovi modelli di artigianato e tecnologia legati al mondo dell'oggettistica». Una definizione che nella sua poca chiarezza non lascia troppi margini all'immaginazione. Peccando in malignità si potrebbe chiedere al Campidoglio se per caso c'è l'intento di aumentare i posti per il commercio usando l'escamotage della riduzione degli spettacoli viaggianti per aggirare il limite al numero banchi imposto dalla Soprintendenza capitolina. Non finisce qui, pare inoltre che i tecnici dell'assessorato abbiano espresso la volontà di non imporre agli operatori l'adozione del nuovo banco-tipo, la struttura che, almeno nella forma, avrebbe dovuto ripristinare un po' di decoro.
DECORO
Poiché pare l'abbiano chiesto proprio gli operatori il Comune potrebbe chiudere un occhio, rimandando l'adozione del banco-tipo, ideato dal I Municipio sulla falsa riga di quelli che ci sono per i librai a Fontanella Borghese, e consentendo ai futuri vincitori dei posteggi di usare anche dei banali gazebi bianchi.

 
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