Roma, calci e pugni e lividi: picchiata dal compagno. La polizia la salva: un arresto

Roma, calci e pugni e lividi: picchiata dal compagno. La polizia la salva: un arresto
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Giovedì 27 Aprile 2017, 11:19 - Ultimo aggiornamento: 12:33
Un frigorifero dietro la porta e la chiamata al 112: così si è difesa dal suo compagno una donna romena di
46 anni con il naso rotto a suon di pugni e i lividi sul corpo. Dopo l'ennesima aggressione, finalmente ha preso coraggio e ha chiesto aiuto alla Polizia di Stato: «Sta cercando di sfondare la porta a calci e pugni, correte». La donna era stata aggredita domenica scorsa, era stata picchiata, come era successo tante altre volte. Però stavolta lei aveva trovato il coraggio di cacciare il compahno, un romeno di 41 anni senza lavoro. Però lui si è ripresentato per prendere le sue cose. Lei per paura non ha aperto e l'uomo ha iniziato a prendere la porta a calci e pugni.


Sul posto a Torrenova sono arrivati gli agenti del commissariato di Marino , hanno trovato il romeno in stato di ebbrezza come al solito. La vittima ha fatto entrare gli agenti in casa: piangeva e aveva vistose tumefazioni sul volto, risalenti alle percosse subite domenica. Accompagnata al pronto soccorso, dove è stata medicata e mandata via con 5 giorni di prognosi, ha raccontato agli agenti le violenze e le angherie che da tempo era costretta a subire. La prima aggressione, in cui riportò la frattura del naso e 30 giorni di prognosi avvenne nel giugno 2016. Quella volta andò al pronto soccorso ma non volle denunciare il compagno. «Era ubriaco, nervoso» lo giustificò. Ma nei mesi successivi le botte sono diventate all'ordine del giorno, offese verbali e schiaffi, soprattutto da parte di quell'uomo senza lavoro e perennemente ubriaco. Ogni volta che la donna rincasava  - lei lavora - erano minacce, botte, litigi per motivi stupidi. Lei ha resistito, poi l'ha cacciato. L'uomo è stato arrestato.
 
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