Roma, trovate radiotrasmittenti al concorso agenti penitenziari, in 50 avevano già le risposte

Roma, trovate radiotrasmittenti al concorso agenti penitenziari, in 50 avevano già le risposte
2 Minuti di Lettura
Martedì 26 Aprile 2016, 19:17 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 09:32
Radiotrasmittenti, auricolari, bracciali contenenti le risposte, cellulari contraffatti, cover dei telefonini con all'interno le soluzioni. C'era un pò di tutto al concorso per agente penitenziario che si è svolto a Roma, complesso della nuova Fiera, il 20, 21 e 22 aprile scorsi. A scoprire la vicenda è stata la stessa amministrazione penitenziaria, che avendo captato da una serie di 'rumors' già prima delle prove, ha predisposto un'apposita task force, formata da uomini del Nic, il Nucleo investigativo centrale, e da due commissari, scelti appositamente tra quanti non avessero partecipato in precedenza ad attività di controllo nei concorsi per agenti carcerari.

Il caso è emerso dopo la segnalazione di un sindacato di polizia, la Cisl Fns, che ha reso nota l'apertura di un'indagine da parte dell'autorità giudiziaria per individuare i responsabili. E, dalle prime ricostruzioni, emerge che sarebbero una novantina - 88, secondo le prime indicazioni - gli indagati, e tra questi una cinquantina di persone trovate in possesso delle risposte d'esame. Ma i contorni e l'esatto quadro delle responsabilità sono ancora da chiarire, anche rispetto a un punto molto delicato: l'eventuale pagamento di denaro per ottenere gli aiuti. Le verifiche non sono solo sul piano penale, ma anche su quello amministrativo. Non a caso, lo stesso ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha immediatamente chiesto una relazione urgente sul caso al capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria, Santi Consolo.

Al concorso - che al momento non è stato annullato - hanno partecipato 11mila uomini per 300 posti e 2mila donne per cento posti.
Tutte e tre i giorni di prova, le operazioni di controllo e sequestro del materiale, svolte da personale della polizia penitenziaria, hanno molto allungato i normali tempi di svolgimento del concorso, che si sono protratti fino all'una di notte e addirittura fino alle tre di notte l'ultimo giorno. Molti dei partecipanti, denunciati a piede libero, hanno a loro volta fatto i nomi di altre persone coinvolte. L'indagine della Procura di Roma dovrà chiarire se elementi del sistema penitenziario, non solo e non tanto a livello centrale, ma anche nelle diramazioni territoriali, abbiano avuto un ruolo e se ci siano figure esterne coinvolte. E andrà accertato se sono fondate talune indiscrezioni secondo cui partecipanti al concorso abbiamo pagato somme di denaro- fino a 25mila, secondo le stesse indiscrezioni - per ottenere aiuti e soluzioni anticipate delle prove d'esame.
© RIPRODUZIONE RISERVATA