Romeo smentisce Raggi: «Fu Marra a decidere la nomina del fratello»

Raggi
di Michela Allegri e Valentina Errante
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Sabato 24 Giugno 2017, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 26 Giugno, 12:25

A smentire Virginia Raggi non ci sono solo le chat scambiate tra la sindaca, l'assessore Daniele Frongia e i due ex fedelissimi Salvatore Romeo e Raffaele Marra, È lo stesso Romeo ad ammettere davanti ai pm, che lo hanno interrogato nell'ambito dell'inchiesta per abuso e falso che coinvolge la sindaca, come fosse stato proprio Marra a occuparsi della promozione del fratello, contrariamente a quanto dichiarato dalla Raggi all'Anac.

IL VERBALE
L'8 febbraio, davanti al pm Francesco Dall'Olio, Romeo spiega quale fosse il ruolo di Marra: «Posso indicare la circostanza che fu lui (Marra ndr), quale direttore del dipartimento delle risorse umane, a dare concreta attuazione a tutta la procedura di interpello voluta da Virginia Raggi e che poi ha portato, tra l'altro, alla contestata nomina di Renato Marra a direttore della Direzione Turismo sotto l'Assessore Meloni». Dichiarazioni che contraddicono quanto dichiarato dalla Raggi lo scorso dicembre nella nota inviata dalla sindaca a Maria Rosa Turchi, responsabile Anticorruzione del Comune, e poi girata all'Anac. è proprio questo il falso ora contestato al sindaco che, in quell'occasione, aveva sostenuto che Marra non avesse partecipato «alle fasi istruttorie di valutazione e decisionali», con un «meramente ausiliario» e «privo di discrezionalità».

L'INCARICO A ROMEO
L'accusa di abuso per la Raggi riguarda invece l'incarico a Romeo, funzionario del dipartimento Partecipate, con 39mila euro annui, promosso capo della segreteria del sindaco con uno stipendio di 120mila euro. Le chat di gruppo raccontano come quell'incarico sia stato studiato per mesi e l'informativa della mobile conclude che il braccio destro della Raggi era a conosceva di tutti i passaggi: «L'analisi (delle chat ndr) - si legge - consente di smentire quanto riferito in sede di interrogatorio da Romeo rispetto alla procedura adottata per la propria nomina, posto che lo stesso ha dichiarato di non avere le competenze giuridiche per comprenderne i profili di eventuale illegittimità, precisando: devo ritenere che la Sindaca abbia incaricato gli uffici competenti di studiare la problematica e di formalizzare successivamente il provvedimento deliberativo, pur essendo stato invece, come dimostrato, pienamente coinvolto nel relativo iter e avendone quindi avuto totale cognizione». Il 20 giugno 2016, ancor prima dell'elezione, infatti, nella chat collettiva, si discuteva dell'incarico di Romeo.

LO SFOGO
Marra, al telefono, sfogava spesso la sua amarezza, a novembre 2016, dopo lo scandalo per la promozione del fratello a numero uno del Turismo, costato a alla Raggi numerosi attacchi, trae le sue conclusioni con un'amica: «Non c'ha le palle? E allora che c... lo fai a fà u sindaco? Sta facendo la principessa che l'hanno fregata! Tu (Raggi, ndr) dovevi avere il coraggio di dire guarda è uno dei più bravi che ci stanno, lo volevo fare Comandante, per non creare un problema l'aggia fatto direttore dè o Turismo». Una conversazione, tra le tante, che dimostra ancora che la sindaca avesse condiviso con Marra quella nomina.

IL RUOLO DI MARRA
Sono decine le telefonate che dimostrano quanto in Campidoglio fosse centrale il ruolo di Marra. Da Frongia a Mazzillo si rivolgono a Marra. Il 14 giugno 2016, prima ancora dell'elezione della Raggi, Frongia scrive un messaggio a Marra ringraziandolo per le indicazioni su come provvedere «alla sua posizione». Anche quell'incarico dovrà essere revocato. A ottobre l'assessore Andrea Mazzillo, che aveva deciso di procedere per chiamata diretta all'incarico del nuovo ragioniere generale si rivolge ancora a Marra: per ottenere «la modifica dell'interpello».