Roma, detenuto romeno sale sul tetto di Regina Coeli e minaccia di buttarsi: condannato a 10 anni per stupro

Roma, detenuto romeno sale sul tetto di Regina Coeli e minaccia di buttarsi: condannato a 10 anni per stupro
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Venerdì 24 Marzo 2017, 15:42 - Ultimo aggiornamento: 20:10
Un detenuto è salito per protesta sul tetto di un reparto dell'istituto romano di Regina Coeli. Si chiama Ciobano Andrei Remus ed è romeno. E' detenuto nell'VIII sezione, quella per i cosiddetti «protetti», ossia in carcere per reati di natura sessuale. Due giorni fa, infatti, è stato condannato a 10 anni per violenza sessuale, mentre il coimputato è stato scarcerato. Sarebbe salito, secondo le prime ricostruzioni, per protesta sul finestrone del terzo piano chiedendo di parlare con la direttrice dell'istituto. Forse è una protesta per presunti maltrattamenti da parte di
altri detenuti. I vigili del fuoco hanno messo i teloni nel cortile perché minacciava di buttarsi.

«L'ho visto appeso a un cavo, forse un cavo elettrico, e urla che vuole giustizia dall'Italia sennò si butta giù».
Una testimone racconta così al telefono con l'Ansa la protesta del detenuto salito sul tetto del carcere romeno di Regina Coeli. «Gli altri detenuti - aggiunge - sono affacciati alle grate delle finestre, é una scena impressionante».

Dopo il colloquio con la direttrice si è tuttavia calmato ed è stato riportato in cella.
Pompeo Mannone, della Fns Cisl: «Un grazie al personale dei Vigili del Fuoco e della Polizia Penitenziaria che hanno dimostrato come sempre professionalità e evitato il peggio oggi a Regina Coeli».
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