Roma, ramazze e blitz tappa-buche: Renzi lancia il retake del Pd

Roma, ramazze e blitz tappa-buche: Renzi lancia il retake del Pd
di Lorenzo De Cicco
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Lunedì 8 Maggio 2017, 07:46
Retake, in fondo, significa proprio «riprendere», oltre che recuperare. E così, dopo avere riconquistato il partito democratico, Matteo Renzi accende un faro sulla Capitale governata dai grillini e lancia l'operazione Retake. Nel senso di lotta al degrado e alla sporcizia, ma anche con una prospettiva politica che è un guanto di sfida all'amministrazione di Virginia Raggi. La svolta romana del segretario Pd, in realtà, è partita da Corviale un paio di settimane fa, quando da candidato alle primarie, è andato a palleggiare a due passi dal Serpentone con i ragazzi del Calciosociale, penultima tappa della campagna elettorale per (ri)scalare il partito. E ieri, appena proclamato segretario dall'assemblea nazionale dem, l'ex premier ha fatto capire che l'impegno per Roma e le periferie continua. Come? Importando dentro al Raccordo le magliette gialle, vale a dire i volontari del Pd di Milano impegnati nel civismo e alle feste dell'Unità. Il debutto a Roma è per domenica prossima. Con tanto di ramazza per ripulire i parchi abbandonati all'incuria, ma anche con le sacche di bitume per colmare le buche delle strade groviera.
Roma, dice Renzi dal palco del Marriott Park Hotel, è «in difficoltà» ed è soprattutto «una delle città più sporche d'Italia». Ecco perché, ha annunciato l'ex premier, «domenica prossima anziché fare i convegni andiamo a Roma, prendiamo le magliette gialle e andiamo a dimostrare che qualcuno parla, mentre noi le cose le facciamo».

L'ADUNATA ANTI-RAGGI
Un Pd capitolino modello Retake, insomma, quello disegnato da Renzi, che il prossimo week end metterà in campo almeno un'iniziativa per municipio, con tutti i big del partito schierati a pulire o a tappare le crepe sull'asfalto. «L'obiettivo è dimostrare che il partito è una forza a disposizione della città, anche dal punto di vista civico», spiega Luciano Nobili, uno dei luogotenenti romani del segretario, tra i registi dell'operazione anti-degrado. Insomma, «non c'è solo la contestazione al M5S». Per quella, verrà programmata il 20 maggio un'iniziativa ad hoc, con Roberto Giachetti che a un anno dallo scontro elettorale con la Raggi illustrerà «cosa non è stato fatto in 12 mesi» di governo pentastellato a Roma.

LA REPLICA
Va detto che i grillini hanno già iniziato a cannoneggiare l'appuntamento renziano. «I romani non abboccheranno a questi trucchi da campagna elettorale ha ribattuto subito l'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari - Il governo pensasse piuttosto a dare a Roma le decine di milioni di euro che le deve per sviluppare la raccolta differenziata; in città poi ci sono aree di competenza non nostre ma della Regione, come gli argini del Tevere. Magari Renzi si attivi in quel senso...». Critico anche il vicepresidente grillino della Camera, Luigi Di Maio: «Prima ci hanno lasciato una città in condizioni pietose, adesso Renzi vuole farci lo spot con la ramazza».
E i volontari che da anni si occupano della lotta al decoro, che ne pensano della svolta Pd? L'associazione Tappami, vicina al centrosinistra, è già stata reclutata per domenica, pronta ad aiutare i dem a riempire le voragini con le bisacce di bitume. Mentre Simone Vellucci, 27 anni, presidente di Retake Roma (una media di 20 eventi a settimana, un migliaio all'anno, oltre 42mila fan su Facebook, «e almeno un terzo lo abbiamo visto su strada»), non si sbilancia. E spiega: «Il fatto che le forze politiche si attivino per pulire la città è sicuramente positivo, speriamo che non sia un'iniziativa passeggera ma che sia seguita da un'attività costante, giorno per giorno». A Renzi, dice, darebbe un consiglio: «Queste iniziative è sempre meglio organizzarle senza la casacca di un partito, sia per chi supporta la giunta sia come opposizione». Roma, conclude Vellucci, «di sicuro è sporca, per tanti motivi. E noi con il Pd romano siamo in contatto da tempo. Ma alle nostre iniziative non vogliamo simboli».